Oggi alle Olimpiadi di Londra 2012 l’Italia può puntare a conquistare una medaglia di bronzo anche grazie al taekwondo, o meglio grazie a Mauro Sarmiento, argento in carica grazie al secondo posto di Pechino e che si conferma tra i più forti al mondo in questa arte marziale di origine coreana anche in questa edizione dei Giochi Olimpici. L’atleta napoletano, classe 1983, ha perso in semifinale contro lo spagnolo Garcia Hemme, per cui ora ha l’obiettivo di conquistare almeno la medaglia di bronzo per rimanere sul podio a quattro anni di distanza da Pechino, impresa sempre notevolissima per qualsiasi sportivo. Tae-kwon-do è un nome coreano che sta ad indicare ‘l’arte dei pugni e dei calci in volo’. Quindi questo sta a significare che si basa principalmente sull’uso di tecniche di calcio. Il combattimento si svolge su un campo quadrato di 8 metri x 8, è basato sull’assegnazione di punti ed è articolato in tre riprese da due minuti ciascuno, con una pausa di un minuto tra i round. L’atleta per fare punti deve colpire l’avversario sulla corazza con tecniche di calcio o di pugno (1 punto o 2 se in rotazione) oppure in testa (compreso il collo) con sole tecniche di calcio (3 punti o 4 se in rotazione). Il contatto è pieno e il KO è valido, non esiste limite ai colpi a meno che non si proceda ad un attacco falloso o una qualsiasi altra azione che richieda l’intervento dell’arbitro. Affinché un punto sia valido deve soddisfare alcuni requisiti di potenza e precisione. In caso di parità si disputa un quarto round da due minuti in cui vale la regola del Golden Point, cioè vince l’atleta che riesce a segnare per primo un punto. Se il quarto round finisce senza che nessun atleta sia riuscito a segnare un punto, la vittoria viene assegnata a maggioranza dai quattro giudici d’angolo e da un arbitro centrale. Il taekwondo è l’arte marziale con il maggior numero di praticanti al mondo, tanto che si è guadagnata l’ammissione ai Giochi Olimpici a partire dall’edizione di Sydney 2000. Il primo podio per l’Italia è arrivato proprio con la medaglia d’argento di Sarmiento a Pechino 2008, e ora ci auguriamo che Mauro possa regalarci ancora un’altra soddisfazione.
Mauro Sarmiento è nato a Casoria il 10 aprile 1983 e ha portato quattro anni fa per la prima volta il taekwondo sulla ribalta in Italia. Qui a Londra invece il cammino di Mauro è cominciato questa mattina con la netta e meritata vittoria contro Rasul Abduraim del Kirghizistan negli ottavi di finale: il punteggio finale di 5-1. L’impresa però è arrivata nel pomeriggio, poche ore fa, grazie alla vittoria nei quarti di finale contro l’azero Ramin Azizov, numero 1 del ranking mondiale e giustiziere del campione olimpico statunitense Steven Lopez nel turno precedente. Un ostacolo durissimo, che però Sarmiento è stato capace di superare al termine di un incontro tiratissimo ed equilibrato fino all’ultimo secondo: fino a metà della terza e decisiva ripresa il punteggio era ancora fermo sullo 0-0, poi il campano ha infilato due colpi consecutivi e ha resistito al disperato assalto finale di Azizov, concludendo con un successo per 2-1. Purtroppo in semifinale – quasi per contrappasso – l’andamento dell’incontro è stato sostanzialmente identico ma in senso inverso: grande equilibrio ed emozioni fino all’ultimo secondo, con Sarmiento che infligge in extremis il colpo dell’1-1 all’avversario, il quale a sua volta piazzava il punto decisivo a un secondo dalla fine. Il 2-1 dunque non è più stato recuperabile, e per Sarmiento è una sconfitta che brucia. Speriamo che questo gli dia grande voglia di riscattarsi nella finale terzo posto, che potrebbe confermarlo sul podio: seguila e commentala insieme a noi…
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