Ultimi fuochi d’artificio alla Vuelta numero 67. Oggi è in programma la ventesima e penultima tappa di questa edizione del Giro di Spagna, La Faisanera Golf-Bola del Mundo, 170,7 chilometri durissimi che decideranno le posizioni sul podio finale – dal momento che domani a Madrid ci sarà la classica passerella per velocisti. I primi tre saranno senza alcun dubbio Alberto Contador, Alejandro Valverde e Joaquin Rodriguez, ma oggi tutto può ancora succedere e quindi vanno definite le posizioni. Contador parte con 1’35” di vantaggio su Valverde e con 2’21” su Rodriguez: un margine buono, ma non sufficiente per dare la tranquillità assoluta. Andiamo dunque ad analizzare il percorso della tappa e le salite.
Si parte da un campo da golf, ma per i corridori ci saranno pochissimi momenti rilassanti lungo il percorso di tappa. Dopo 29 km comincia la salita verso il primo Gran Premio della Montagna, che è subito di prima categoria: il Puerto de Navafria (10,1 km di salita al 5,6% di pendenza media). Discesa, un breve tratto vallonato e poi ecco il secondo Gpm, questa volta di seconda categoria: il Puerto de Canencia (9,8 km al 3,9% di pendenza media). Nuova discesa, e poi la strada torna subito a salire verso il Puerto de la Morcuera, Gpm di prima categoria che prevede 9,2 km di salita al 6,9% di pendenza media. A questo punto saranno stati percorsi 90 km, dei quali circa 30 in salita. Discesa piuttosto lunga verso la zona del rifornimento ufficiale – al km 104,5 – e dopo poco si torna di nuovo a salire. Il quarto Gpm di giornata è il Puerto de Cotos, ancora una volta di prima categoria: ben 13,8 km di salita, anche se la pendenza media è del 4,9%. Passato il Gpm, ci sono alcuni chilometri di falsopiano per giungere al Puerto de Navacerrada, che vale come sprint intermedio e dopo il quale comincia la discesa. Si attraversa Cercedilla, dove è posto il secondo traguardo volante (km 139,3), e dopo Guadarrama (km 149) la strada ritorna a salire. Dapprima è una salita molto dolce, ma dal km 159,3 comincia la salita vera e propria verso la Bola del Mundo: questo ultimo tratto misura 11,4 km, nei quali la pendenza media è dell’8,6%. Una salita molto impegnativa, a maggior ragione perché arriverà dopo tutte le fatiche – del giorno e dell’intera Vuelta.
Questo fu l’arrivo della penultima tappa anche due anni fa, quando Vincenzo Nibali difese la propria maglia rossa regalando così all’Italia la vittoria finale. Oggi il logico favorito è Contador, anche perché una tappa così ricca di vere salite sulla carta lo favorisce rispetto a Valverde e Rodriguez, ma naturalmente saranno gli ultimi due a dover ‘fare’ la corsa. Chissà se riusciranno ad inventarsi qualcosa di simile a quanto ha fatto mercoledì proprio Contador, in una tappa certamente molto più facile rispetto a quella di oggi.