Non è la sua prima vittoria in Coppa del Mondo, anzi: ha vinto tre degli ultimi quattro slalom disputati. Proprio per questo, però, Mikaela Shiffrin fa sempre più notizia. La ragazza statunitense non è ancora nemmeno maggiorenne (per la precisione ieri aveva 17 anni e 308 giorni), ma lo slalom vinto a Flachau è il secondo consecutivo dopo quello di Zagabria, mentre a dicembre si era imposta sulle nevi svedesi di Are. Nella classifica della Coppa di specialità è già in fuga, e molti pensano che in slalom la giovane Shiffrin sia destinata a dominare per tantissimi anni. Su questo non ci sono dubbi, perché la ragazza non eccede nei rischi, come si potrebbe pensare per una 17enne: all’inizio di ogni manche parte con cautela, per poi scatenarsi quando ha capito quale è il modo migliore per affrontare la discesa. Semplicemente, ha delle qualità straordinarie, e la domanda che aleggia sul Circo Bianco è: nei prossimi anni saprà estendere il suo dominio anche ad altre specialità? Se sarà così, la Coppa del Mondo potrebbe avere trovato la sua prossima padrona. Ieri sera ha dominato anche su una pista molto lunga e con due cambi di ritmo, a casa di un certo Hermann Maier: i distacchi che ha inflitto alle avversarie sono pesantissimi, a partire dagli 85 centesimi per la svedese Frida Hansdotter (seconda) e al secondo e 10 rifilato alla finlandese Tanja Poutiainen, una delle grandi specialiste tra i pali stretti, che ha chiuso sul gradino più basso del podio. E’ vero che in questa stagione è fuori causa per infortunio la dominatrice degli slalom negli ultimi anni, cioè l’austriaca Marlies Schild, ma non c’è dubbio sul fatto che la Shiffrin sarà la sua erede, e naturalmente il tempo gioca in suo favore. A dire il vero, una avversaria che stava per batterla c’era, e anche di altissimo livello: ma persino un fenomeno come Maria Riesch ha dovuto strafare per cercare di starle davanti, e la sua seconda manche è dunque finita troppo presto. Di tutto ciò sorride Tina Maze, che riesce ad allungare nella classifica generale anche nel giorno in cui coglie un ordinario quinto posto. E l’Italia? Brava Irene Curtoni, diciannovesima nonostante problemi muscolari che ne avevano messo in dubbio la partecipazione, sfortunata Manuela Moelgg che è uscita mentre stava disputando una buona seconda manche, ma due sole azzurre nelle 30 costituiscono un bilancio davvero sconfortante.
1. Mikaela SHIFFRIN (Usa) 1’51”45
2. Frida HANSDOTTER (Sve) a 85/100
3. Tanja POUTIAINEN (Fin) a 1”10
4. Anna SWENN-LARSSON (Sve) a 1”12
5. Tina MAZE (Slo) a 1”26
19. Irene CURTONI (Ita) a 3”30
1. Tina MAZE (Slo) 1334
2. Maria RIESCH (Ger) 744
3. Kathrin ZETTEL (Aut) 597
1. Mikaela SHIFFRIN (Usa) 436
2. Tina MAZE (Slo) 355
3. Veronika ZUZULOVA (Svk) 305
(Mauro Mantegazza)