Grande spettacolo nella discesa libera che a Schladming ha assegnato il titolo mondiale. Ha dominato il norvegese Aksel Lund Svindal, meritatissima medaglia d’oro con il tempo di 2’01”32 al termine di una prova sostanzialmente perfetta, ma il secondo posto e una splendida medaglia d’argento sono andati all’azzurro Dominik Paris, staccato di 46 centesimi dal vincitore. Due tra i grandi favoriti, che hanno saputo interpretare nel modo migliore la pista Planai, anche se con stili differenti. Paris è stato più aggressivo, ci ha fatto prendere paura con un passaggio al limite sul muro finale ma non ha perso praticamente niente e ha chiuso dietro solo al superlativo Svindal, praticamente impossibile da battere. Completa il podio David Poisson, buon discesista francese che però non ci si aspettava tra i migliori: è stato però capace di disputare una discesa molto positiva, e solo due capolavori di Svindal e Paris hanno permesso ai due campioni di sopravanzarlo. Impresa che invece non è riuscita agli altri big, a partire dagli austriaci Kroell e Reichelt, per la delusione del grande pubblico di casa, per il quale la discesa libera mondiale è l’evento sportivo dell’anno. Non basta certo il quarto posto di Kroell (il terzo consecutivo per gli austriaci), comunque staccato di 38 centesimi da Poisson e dunque non molto vicino al podio. La gara si è disputata con il fondo finalmente compatto grazie al grande freddo che è arrivato; meno buona invece la visibilità, a causa del leggero nevischio e di un po’ di nebbia, che comunque non ha causato grossi problemi anche perché è rimasta sostanzialmente costante. Per Paris è il sigillo ad una stagione fantastica, in cui il talento altoatesino, 23 anni, aveva già vinto in Coppa del Mondo le gare di Bormio e Kitzbuhel, cioè la più tecnica e la più completa del circuito. Imprese sensazionali per quello che fino all’anno scorso era considerato solo come il migliore nei tratti di scorrimento: ma la sua crescita lo ha portato a questi risultati, e non dimentichiamo che è anche primo nella Coppa di specialità. Per Svindal invece è l’ennesimo trionfo di una carriera davvero memorabile: quinto oro mondiale, oltre a un argento e due bronzi, oltre a quello che ha vinto alle Olimpiadi e in Coppa del Mondo. Delusione invece per Christof Innerhofer, quattordicesimo in una gara in cui non ha mai trovato il giusto feeling. Dodicesimo Peter Fill – non male dopo la bruttissima caduta di Kitzbuhel – e sedicesimo Werner Heel chiudono il bilancio degli azzurri, che finalmente muovono il medagliere. In una stagione in cui abbiamo vinto ben quattro discese, è giusto così.
1. Aksel Lund SVINDAL (Nor) 2’01”32
2. Dominik PARIS (Ita) a 46/100
3. David POISSON (Fra) a 97/100
4. Klaus KROELL (Aut) a 1”35
5. Andreas ROMAR (Fin) a 1”36
6. Silvan ZURBRIGGEN (Svi) a 1”37
7. Patrick KUENG (Svi) a 1”54
8. Didier DEFAGO (Svi) a 1”59
9. Jan HUDEC (Can) a 1”67
10. Adrien THEAUX (Fra) a 1”71
12. Peter FILL (Ita) a 1”86
14. Christof INNERHOFER (Ita) a 2”08
16. Werner HEEL (Ita) a 2”18
(Mauro Mantegazza)