C’è un alone di mistero intorno alla cordata americana che sta conducendo le trattative per acquistare l’AS Roma dalla famiglia Sensi. A riferirlo è nientepopodimeno che il Sole 24 ore.
Il quotidiano color salmone dedica un articolo alle vicende societarie ed economiche del club giallorosso. Si fa riferimento soprattutto al cospicuo intervento di Unicredit che avrebbe evitato in febbraio la penalizzazione per Totti e compagni. I giocatori infatti ricevono la busta paga con un ritardo medio di tre mesi da oltre un anno.
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La situazione economica della Roma non è delle più floride: nel primo semestre dell’esercizio i ricavi consolidati sono aumentati da 61,4 a 72 milioni (+17,3%). Il costo del personale è aumentato da 46,9 a 55,8 milioni (+19%), le plusvalenze nette da calciomercato si sono ridotte a 2 milioni (22,1 nel 2009). Il risultato è una perdita netta consolidata di competenza di 14,93 milioni, rispetto a una perdita di 2,93 milioni nel semestre di riferimento. Il patrimonio netto consolidato a fine dicembre era negativo per 28 milioni, l’indebitamento finanziario netto pari a 17,7 milioni. Inoltre c’erano debiti di funzionamento pari a 64,72 milioni.
Unicredito continua tuttora a sostenere la Roma, in attesa che Di Benedetto e soci riescano a portare a termine il negoziato. Poi il club giallorosso dovrebbe camminare con le proprie gambe.