Alle ore 20:45 a Catania pioveva forte ma nessuno pensava che nel giro di un’ora arrivasse il diluvio universale che poneva il suo giudizio divino sul destino del match. Per 68′ Catania e Roma hanno giocato la loro partita, maschia e vivace sopratutto per merito dei padroni di casa. In partite del genere, che assomigliano più alla pallanuoto che al football, i numeri perdono un po’ del loro prezioso valore, osserviamo comunque i dati più significativi. Come ci ha abituato la Roma firmata Luis Enrique parlare di possesso palla è quasi inutile, dal momento che i giallorossi sono sempre i dominatori del gioco ma ciò non significa inevitabilmente che a fare la partita (cioè la cosa più importante) è la sua squadra; questa sera infatti si è assistito a un esempio di come possesso palla non significhi dominare la partita. I numeri parlano di un netto vantaggio di tiri ad opera degli etnei che, sebbene non palleggino come Pjanic e Lamela, spaventano molto Stekeleburg, fortunato a subire solo un gol. Il gioco di Montella è chiaro: trattenere gli avversari a centrocampo e farli sfogare quanto vogliono nell’arte del tiki – taka ma appena possibile ripartire veloci sugli esterni con Gomez e Barrientos che svolgono bene il loro fondamentale compito. Un numero chiarisce meglio il concetto: il Catania arriva ben 18 volte al cross e ne lascia alla Roma solo 6. La migliore forma dei padroni di casa lo si vede anche nel numero di dribbling riusciti (quasi il doppio rispetto agli avversari) e pure Luis Enrique riconosce la bravura degli etnei a fine match affermando: “ nel primo tempo non siamo stati la Roma delle ultime uscite, abbiamo fatto tantissimi errori cercando di uscire nella zona centrale del campo e, finire negli spogliatoi con un pareggio all’intervallo, è stata una fortuna”. L’allenatore spagnolo inoltre dichiara giustamente che la sua squadra si è incaponita a giocare centralmente non trovando varchi per merito di un ottimo Catania il cui allenatore Montella afferma ai microfoni di aver preparato la partita proprio nella zona centrale del campo dove temeva la classe dei suoi ex giocatori. Gli allenatori nel post gara concedono anche due battute sul fronte calciomercato. Luis Enrique all’inevitabile domanda sul futuro di De Rossi risponde con pragmatismo affermando che nel recupero di questa partita non ci sarà perchè sostituito per infortunio. Montella su questo aspetto è può permettersi una risposta più simpatica: “prima della partita ho parlato un po’ con lui e gli ho chiesto se se la sentiva di venire a Catania a fare un anno con me. Ha detto che mi risponde domani”.