Forse anche gli dei del basket hanno deciso che vale la pena assistere il destino di questa Italia, prima nel girone F con un poker di vittorie in tasca, dopo il successo per 84-63 contro la Bielorussia. Lo decidono a 1’51” alla fine del terzo quarto, quando Gigi Datome alza una tripla importante, per ricacciare sotto la doppia cifra di svantaggio una Bielorussia appiccicosa, inferiore ma indomita sin lì. La palla picchia il primo ferro, bacia la tabella e s’addormenta in retina, ridando corpo e fiducia al vantaggio azzurro. Come contro la Turchia, è Gigi Datome il fattore X: con 22 punti e sei triple spacca definitivamente il match nel parziale di 11-0 di fine terzo periodo. Il successo dell’Italia non è mai stato in discussione; tuttavia la pratica Bielorussia ha richiesto qualche sforzo extra prima di passare agli archivi come la quarta vittoria filata, che ci mantiene in testa al gruppo a quota 12. Gli azzurri hanno scoperchiato il match con soluzioni da fuori (tre triple per i primi tre canestri), vista anche la giornata no di Cusin, sovrastato da Parakhouski, e la ristretta rotazione dei lunghi a disposizione (Chiotti è stato tenuto precauzionalmente a riposo). Ciononostante, da sottolineare l’apporto di Angelo Gigli, chiave nell’allungo decisivo di cui sopra. Pur in condizioni non ottimali, il centro della Virtus ha contribuito con 4 rimbalzi d’attacco, fondamentali per extra possessi e prendere il largo, e quella fisicità sotto le plance che Cusin non è riuscito a garantire. Senza Hackett (fuori a smaltire una botta rimediata contro la Turchia), punti importanti sono arrivati da Peppe Poeta, autore di buoni recuperi e giocate d’energia sui due lati del campo. Il play campano s’è alternato in cabina di regia con un Cinciarini molto positivo ancorché un po’ precipitoso in alcune letture (non a caso plus minus di +21 per l’ex canturino). Buono anche l’impatto di Pietro Aradori, in campo negli strappi decisivi. Mancinelli ancora a singhiozzo, ma poco importa: come si suol dire la forza di questa squadra è una somma, non un numero primo. Poi, come dice la pubblicità, per tutto il resto c’è il Gallo: altra prova solida per Danilo che accresce la leadership all’interno del gruppo. Della Bielorussia ricorderemo il primo tempo del cannoniere Kudrautsau, che ha chiuso con 19 punti e 5 assist, e le sportellate del centro Parakhouski, che come detto ha messo in difficoltà il nostro Cusin. i bielorussi restano in fondo al gruppo a quota 2: squadra discreta con play americano e pasticcione, Stiggars, e buoni tiratori, ma nel complesso leggerina per competere a questi livelli. Nella pagine seguente il tabellino di Bielorussia-Italia.
Il tabellino
Bielorussia: Stiggers 8 (2/5, 1/5), Kudrautsau 19 (2/6, 2/3), Ulyanko 8 (1/6, 2/4), Korshuk 7 (2/2, 1/3), Parakhouski 9 (4/6), Charyaku, Aliakseyeu 4 (2/2), Lashkevich (1/2), Pustahvar 6 (2/3 da 3), Trastsinetski, Meshcharakou. N.e. Yafremau.
Italia: Cinciarini 9 (3/4, 1/2), Cavaliero 2 (1/3, 0/3), Gallinari 19 (2/6, 2/6), Mancinelli 7 (1/5, 1/3), Cusin 3 (0/4), Poeta 11 (2/3, 1/1), Datome 22 (2/5, 6/7), Gigli 1 (0/2), Viggiano (0/2 da 3), Aradori 10 (4/7, 0/3). N.e. Vitali, Chessa. All.Pianigiani.
Tiri liberi: Bielorussia 11/17, Italia 21/25.
Rimbalzi: Bielorussia 24 (Parakhouski 5), Italia 36 (Cusin, Datome 6).
Assit: Bielorussia 13 (Kudrautsau 5), Italia 14 (Cinciarini 4).
(Carlo Necchi)