Lo aveva detto: la sua priorità erano i Denver Nuggets. Detto fatto: l’ala lodigiana ha praticamente chiuso l’accordo con la franchigia del Colorado. Firmerà un triennale da 45,5 milioni di dollari; tanti soldi in più (34 milioni per la precisione, rispetto al contratto scorso) e la player option per la terza stagione, vale a dire la possibilità di uscire dal contratto per accasarsi altrove o per accordarsi sempre con Denver, ma ad altre cifre (per allora sarà già in vigore il nuovo salary cap, con un tetto da oltre 100 milioni). Saranno 14 i milioni di dollari che Gallinari guadagnerà in questa stagione; quella che sarà la quinta con i Nuggets (la quarta completa, visto che è arrivato in Colorado nel febbraio 2011 tramite uno scambio con i New York Knicks). Una firma importante per il giocatore e per la squadra: i Denver Nuggets lo scorso anno si sono piazzati al dodicesimo posto nella Western Conference con 30 vittorie e 52 sconfitte. L’addio a Ty Lawson, mandato agli Houston Rockets, lascia intendere che il prossimo anno Gallinari sarà ancora più centrale nell’attacco della franchigia, che proverà a tornare ai playoff.
La nuova Olimpia Milano prende forma. Dopo l’arrivo in panchina di Jasmin Repesa, chiamato a sostituire Luca Banchi che ha dato l’addio dopo due stagioni, uno scudetto ma anche tante delusioni, la società milanese ha ufficialmente presentato il playmaker del 2015-2016: si tratta di Andrea Cinciarini, titolare della Nazionale che a settembre affronterà gli Europei e soprattutto leader della Grissin Bon Reggio Emilia che è arrivata ad un passo dallo scudetto, perso in gara-7 di finale davanti ai propri tifosi.
Dopo tre anni in Emlia Cinciarini si veste con la maglia dell’EA7 andando a prendere il posto di Daniel Hackett, suo compagno in Nazionale e come lui pesarese, e per sognare nuovi traguardi: “A 29 anni è una svolta, a Reggio ho vissuto anni speciali e ringrazio società e tifosi per i momenti meravigliosi; oggi però ho davanti una nuova sfida”. Che si chiama appunto Olimpia Milano, e Cinciarini ha spiegato alla Gazzetta dello Sport i motivi della sua scelta: “Volevo innanzitutto giocare l’Eurolega, che ritengo il massimo; c’è il blasone di una società come Milano, club di vertice in Italia ed Europa, e c’è un allenatore come Repesa che, nel primo colloqui avuto con lui, mi ha fatto sentire importante”. Cinciarini ha spiegato che il tecnico croato punta tutto sulla meritocrazia: se fai bene e meriti giochi, altrimenti rimani seduto. Il playmaker ha poi parlato delle prime impressioni avute mettendo piede al Forum: “Si è guardato prima all’uomo che al giocatore e ora bisogna fare gruppo, la chimica di squadra conta più del talento. Alessandro Gentile è la nostra stella, attorno a lui deve crescere una squadra unita e ognuno deve dare qualcosa”. Sugli obiettivi stagionali Cinciarini è chiaro: “In Eurolega puntiamo alla Top 16 come obiettivo minimo, non sottovalutiamo ma nemmeno temiamo alcuna squadra. Siamo Milano: dobbiamo fare bella figura in Europa”.