Nella notte a New York si sono svolti i consueti Draft Nba che ufficialmente aprono la stagione 2016/2017. In questo evento i migliori giocatori di college e d’Europa approdano nella Lega americana attraverso le cosiddette ‘chiamate’. I campioni in carica, i Cleveland, hanno deciso di non selezionare giocatori visto che hanno scambiato le loro scelte con precedenti operazioni di mercato. In cambio però hanno acquistato i diritti di Kay Felder, il playmaker che lascia Oakland. Il primo giocatore europeo, invece, è andato ai Phoenix Sun con la quarta chiamata, ovvero il croato Dragan Bende del Maccabi Tel Aviv. Il miglior giocatore della stagione di college, invece, Buddy Hield, è stato chiamato dai New Orleans Pelicans. Non è stato scelto nessun giocatore italiano, possibile però che Alessandro Gentile sia pronto per un avventura americana.
La seconda chiamata nella notte nel draft Nba, dopo quella di Simmons, è stata per Brandon Ingram. L’ala da Duke è stata scelta dai Lakers alla numero due, come ci si aspettava alla vigilia. Ingram è considerato il nuovo Durant con i Lakers che hanno deciso di puntare su di lui pienamente: “Sono un grande estimatore di Durant, ma il mio primo idolo è stato Bryant” commenta il nuovo acquisto dei Lakers che per il secondo anno di fila è stato chiamato per secondo durante i draft. “Ho ammirato la sua etica del lavoro, la sua dedizione: è qualcosa che voglio imparare” conclude riferendosi a Bryant, playmaker a cui si ispira e che di certo lo farà arrivare lontano nella sua carriera. Diciotto anni, ala, 206 cm ed un’apertura alare di 221 centimetri. Numeri da capogiro per Ingram, i Lakers hanno deciso di puntare sul suo profilo proprio per aprire un ciclo vincente post Bryant, di certo non deluderà le aspettative.
Chicago Bulls ha deciso di trattenere il suo All Star, Jimmy Butler. I draft di Nba sono entrati subito nel vivo e non possono certo mancare le mosse di mercato. Il team ha deciso di rispedire al mittente tutte le chiamate per la guardia titolare, alcune anche molto convincenti. Dal Minnesota, in particolare, il neo presidente Tom Thibodeau voleva portarlo ai Timberwolves tanto da esser stato disposto a scambiare qualsiasi giocatore a roster tranne Towns e Wiggins. Anche l’incedibile Lavine sarebbe potuto partire qualora i Bulls avessero dato l’ok per il passaggio di Butler. La dirigenza però dopo la partenza di Derrick Rose alla volta di New York ha deciso di trattenere Jimmy Butler evitando ogni tipo di offerta fatta nella notte. L’All Star è stata quindi la trattativa più chiacchierata della notte, oltre al passaggio di Ibaka ai Magic.
Importanti novità nel Draft Nba per Marco Belinelli che è stato ceduto poco prima dell’inizio del draft da Sacramento a Charlotte. Questi ultimi lo avevano già cercato la scorsa estate e per averlo nel team hanno sacrificato la ventiduesima chiamata che è stata trasformata poi dai Kings a favore di Malachi Richardson. Il passaggio non verrà ufficializzato prima dell’inizio di luglio, ma le due squadre hanno già l’accordo su tutto con questa trade che chiude definitivamente l’avventura ai Kings per l’atleta azzurro. L’amore con Sacramento non era mai sbocciato, visto che Belinelli si è trovato anche in una situazione difficile nello spogliatoio con diverse tensioni a cui far fronte. Ora Belinelli si trova nel ritiro con la Nazionale per preparare il torneo preolimpico di Torino e si appresta a passare a Charlotte, la settima squadra della sua carriera, un team ambizioso che vuole tornare alla ribalta dopo l’eliminazione al primo turno playoff con Miami.
Il Draft Night ha ancora una volta rivelato tante sorprese agli appassionati di Nba. Questa mattina Marco Belinelli ha scoperto di essere un giocatore degli Hornets ma la trattativa più eclatante è stata quella di Serge Ibaka che finisce a Orlando. Il General Manager Sam Presti ha infatti ceduto Ibaka ai Magic ricevendo però in cambio Victor Oladipo e Ersan Ilyasova più l’11 a scelta al draft in scena questa notte al Barclays Center. Sam Presti ha così commentato la trattativa: “Abbiamo acquisto tre giocatori che portano in dote professionalità e grandi doti morali, siamo convinti di aver fatto dei passi avanti come club”. Con questa decisione Serge Ibaka ricomincerà da Orlando, uno dei migliori difensori della Lega in quest’ultimo campionato di Nba ed oggetto di desiderio di tutti i principali team che abbiano uno salario elevato a disposizione.
Stanotte si è svolto il draft NBA 2016 e la prima scelta assoluta è Ben Simmons, 20 anni a luglio, australiano figlio d’arte, già dal 2013 negli Stati Uniti e nell’anno appena concluso ha giocato con la squadra della Louisiana State University. Simmons è stato scelto dai Philadelphia 76ers, ormai da anni fra le peggiori squadre Nba, che sperano naturalmente di invertire la tendenza. Già dall’età di 17 anni gioca con la Nazionale maggiore dell’Australia e dovrebbe essere convocato per le Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Seconda scelta Brandon Ingram, altra ala piccola che è stato scelto dai Los Angeles Lakers, poi al numero tre ecco Jaylen Brown, scelto dai Boston Celtics e pure lui nello stesso ruolo di Simmons e Ingram.
Ci siamo: il draft NBA 2016 bussa alla porta di tutte le case degli appassionati di basket. Al Barclays Center di Brooklyn, nella notte italiana – si parte alle ore 2:00 – le 30 squadre che fanno parte della Lega professionistica americana selezioneranno i giocatori che, in arrivo dalle università o dai college e da tutto il mondo, si sono dichiarati eleggibili.
Abbiamo già spiegato quale sia il procedimento: le 14 franchigie che non hanno partecipato ai playoff sono state inserite in una lotteria (andata in scena più di un mese fa) dalla quale è stato definito l’ordine di chiamata. Le altre 16 squadre andranno a ordine inverso (per intenderci sceglierà prima quella con il record peggiore, e così via) e secondo gli scambi e gli “accordi” che sono stati presi un anno fa o anche più di un anno fa.
La scelta numero 1 è dei Philadelphia 76ers, la seconda dei Los Angeles Lakers: il draft 2016 presenta due prospetti che si elevano sugli altri di due spanne e anche più, pertanto tutta l’attesa era nel capire chi avrebbe avuto le due migliori scelte. Toccate alle due peggior squadre del 2015-2016, con ordine “esatto”: pochi giorni fa peraltro i Sixers hanno comunicato a Ben Simmons che punteranno su di lui, il che manderà quasi in automatico Brandon Ingram a Los Angeles, sponda Lakers.
Ben Simmons, uscito da LSU (lo stesso college che frequentò Shaquille O’Neal) è considerato una sorta di piccolo LeBron James per la capacità di fare tutto; già pronto – e tanto – per il piano superiore, gode però di meno margini di miglioramento rispetto a Ingram, che arriva da Duke (una delle migliori università se parliamo di programma di pallacanestro) e che dovrà certamente mettere su un fisico credibile, ma ha apertura alare notevole e, ricordando Kevin Durant, potrebbe avvicinarlo magari non nei primi mesi ma certo nel futuro.
Un bel prospetto per i Lakers che per la prima volta dopo 20 anni sono senza Kobe Bryant: questo significa dover trovare un giocatore sul quale ricostruire, dare a Luke Walton (nuovo allenatore) un gruppo che conta già su giovani interessanti e integrarlo con i free agent.
Qui si apre la seconda parte del “problema draft”: ovvero, che non si può considerare la singola scelta senza avere il quadro d’insieme, ovvero il contesto nel quale va a finire e gli eventuali scambi e movimenti di mercato che le franchigie effettueranno in seguito, compresi gli scambi che coinvolgano i ragazzi che verranno selezionati questa sera. Un problema che però ci riserveremo per il post notte del draft.
La diretta tv del draft NBA 2016 è affidata a Sky Sport 2: la squadra capitanata da Flavio Tranquillo, Davide Pessina e Alessandro Mamoli ci accompagnerà lungo la notte di Brooklyn spiegandoci le manovre delle franchigie e presentandoci i giocatori selezionati. Gli abbonati al bouquet satellitare potranno gustarsi questo evento anche con il servizio di diretta streaming video, per il quale va attivato Sky Go – senza costi aggiuntivi – su applicazioni mobili come PC, tablet e smartphone. Da non dimenticare inoltre tutte le informazioni utili che arriveranno attraverso il sito ufficiale www.nba.com.