Ltimo quarto ha consegnato meritatamente all’Olimpia Milano il titolo della Coppa Italia di basket A1 2017, vincente nella finale appena conclusa per 84-74 su una incrollabile e indomabile Dinamo Sassari: un match deciso davvero negli ultimi secondi dove tutti i giocatori in campo hanno dato davvero tutto, emozionando tutti i tifosi e gli appassionati. Il ritmo nell’ultimi dieci minuti di questa partita è stato chiaramente altissimo: se già nei primi minuti di questo incontro si era visto una continua lotta passaggio su passaggio, palla su palla, il tutto ha raggiunto un livello superiore in questo ultimo quarto. Sia nelle file dell’Olimpia Milano che Sassari non si contano i protagonisti e le azioni eccellenti, in una continua rincorsa: il distacco delle due compagini al tabellone si è mantenuto davvero minimo fino agli ultimi secondi a disposizione, e gli animi si sono scaldati con falli numerosi sia da una parte che dall’altra. A 6 minuti dalla conclusione il risultato appare bloccato sul 64-62 a favore dell’Olimpia visto che sia l’Olimpia Milano che Sassari paiono bloccati dalle difese avversarie oltre che dalla grande tensione che si è create sul parquet riminese. Il primo a sbloccare la situazione è Hickman che a metà del ultimo quarto della finale di Coppa Italia trova un bel tiro da tre punti, che porta l’eA7 a +7, fissando il tabellone sul 69-62: proprio il play di Repesa finalizza due tiri liberi concessi per fallo e il tabellone dell’EA7 vola sul 71-62. Sassari ha bisogno di mettere su punti e quindi Lacey e Lideka ripartono a pieno ritmo a pressare la difesa avversaria: isardi mettono il cuore e con Stipecevic e Savanovic che non vogliono arrendersi, chiudono un disavanzo di -11 a -5, con appena due minuti alla conclusione. Il risultato appare più aperto che mai quando manca appena un minuto alla conclusione: Sassari ha recuperato moltissimo nel finale e complice qualche momento di tensione tra le file dell’Olimpia Milano al nono minuto il tabellone riporta il risultato di 75-72 per l’EA7. Il momento è chiaramente unico e importante, pieno di tensione e la Milano di Repesa, non si fa trovare impreparata con nervi saldi e tanta decisone: a sbloccare la situazione è MacVan che torna a segnare dopo un piccolo momento di black out dell’EA7, riuscendo a mettere a tabellone il 77-72 a pochi secondi dalla conclusione. Milano continua a macinare punti ma la Sassari di Pasquini dimostra davvero un cuore fuori dal comune, riuscendo a mettere in campo davvero tutte le energie rimaste trovando una prestazione e un recupero che davvero sembravano impossibili. Purtroppo però il tempo è stato tiranno e ha giocato a sfavore della compagine sarda che non riesce a concludere la rincorsa al vantaggio, consegnando di fatto il titolo della Coppa Italia a Milano, sesto titolo della EA7, il secondo di seguito, con Hickman premiato MVP.
La finale di Coppa Italia tra Olimpia Milano e Sassari entra ormai nel vivo e ci avviciniamo alla conclusione con il tabellone che sorride a EA7 per 56- a 54. La prima metà del match ha visto la compagine sarda molto precisa nei passaggi, con l’EA7 che è costretta a inseguire vittima di continui errori grossolani, specialmente registrati nei primi dieci minuti. Il terzo quarto è iniziato per la formazione di Repesa con tutto un altro ritmo: Sanders già al secondo minuto con un tiro da tre punti trova il primo vantaggio dell’Ea7 con il punteggio del 37-36. Sassari però non si fa sorprendere e comincia un duello al tabellone che lascia davvero senza fiato. Milano è scesa in campo con un atteggiamento mentale da vincente e i risultati si vedono fin da subito con Pascolo e Hickman che entrano in partita e cominciano a mietere punti dall’area e da fuori area. Lydeka però non si arrende e tiene Sassari aggrappata una Olimpia sempre più sfuggente: Pascolo però si accende per la gioia dei fan della compagine di Repesa continua a trovare il canestro avversario con grande eleganza. L’ala classe 1990 rinvigorisce tutta la formazione che ora torva con maggiore precisione spazio nella difesa di Sassari, vista a metà del terzo quarto in grande difficoltà: Cinciarini e Hickman non si tirano indietro e a 4 minuti dalla conclusione il vantaggio dell’Olimpia Milano è di +9. Sassari ha bisogno di recuperare l’attenzione in difesa, ma in questo modo rimane solo Lydeka a trascinare in fase offensiva la formazione di Pasquini, che subisce in maniera importante la forza tecnica e fisica delle avversarie di questa finale di Coppa Italia. A due minuti dalla conclusione a suonare il riscatto sardo è Lawal che comincia a farsi vedere nella difesa dell’Olimpia: il centro è l’autore della rincorsa che porta Sassari a meno 5. Stipcevic e Savanovic finalmente entrano i partita per dare una mano alla squadra di Pasquini e a 30 secondo dalla chiusura il match torna vicino all’equilibrio. Difficile dire a chi andrà il tanto atteso titolo di Coppa Italia: Sassari ha dimostrato un cuore davvero enorme mentre Milano è stata spesso superiore in forza e tecnica. Tutto si deciderà a minuti nell’ultimo quarto.
Al fischio dell’intervallo il risultato della finale di Coppa Italia premia Sassari per 34-36, ma andiamo a vedere come il vantaggio è stato costruito. Il secondo quarto inizia con un’Olimpia Milano davvero diversa da come ha affrontato i primi dieci minuti della finale della Coppa Italia: il ritmo è molto più atteso e gli errori milanesi diminuiscono ampiamente, ma la dinamo continua a infilare tiri tra tre che fanno davvero male. Al terzo minuto del secondo quarto il risultato è di 15-25 per Sassari: un distacco di 10 punti che potrebbe presto aumentare vista la precisione delle file sarde, anche se la difesa di Pasquini comincia ad aprirsi. Ad avvantaggiarsi è il milanese McLean che al 15’ minuto su assist di Sanders trova una soddisfacente schiacciata al ferro che porta l’Olimpia Milano sul 19-25. La carica dell’Ea7 cominciai a sentirsi e Sassari va in difesa: Milano però parte alla ricorsa quando mancano 3 minuti al termine del secondo quarto di questa intensissima finale di Coppa Italia, e con Sanders provano a ridurre il distacco con grande difficoltà. Ameno di un minuto dal metà tempo Macvan tenta un bel tiro da tre e l’EA7 vola a meno 6 da Sassari: ma anche le ultime azioni di Hickman non bastano a recuperare in pieno il vantaggio sardo.
E’ terminato solo pochi istanti fa il primo quarto della finale di Coppa Italia tra Olimpia Milano e Sassari per 11-19: i quintetti di base non hanno subito particolari modifiche rispetto alle ipotesi alla vigila, specialmente nella formazione sarda, mentre Repesa per l’EA7 ha sfruttato la grande rosa che ha disposizione. La Dinamo è scesa in campo con una particolare maglia rosa celebrativa del 100^ Giro di Italia, che a maggio prenderà inizio proprio dall’isola. La sfida si è fatta fin dai primi istanti frenetica, con una folla ricerca del rimbalzo anche se non sono mancate distrazioni e errori da entrambe le parte. I primi a sbloccare i risultato sono i sardi grazie a Lydeka, ma l’EA7 pur sporcando diverse azioni, non si lascia troppo sorprendere e con Devecchi e Raduljica cominciano a mettere pressione: nel primi minuto però la compagnie di Repesa perde troppe palle facili, con tiri imprecisi nonostante il forte ritmo, che vanno chiaramente a vantaggio di Sassari, che fatica però a trovare spazio nella difesa avversaria. Nei primi 4 minuti sono ben 10 i tentativi dell’Olimpia Milano eppure il tabellone non appare ancora sbloccato e dopo il tiro dall’aria di Lacey, Repesa chiede il time out. La tattica del tecnico dell’Ea7 ha portato bene visto che Macvan mette il primo +2 a bilancio: ma Lacey appare scatenato e realizza un +3 che fa male ai milanesi, che cominciano a sentirsi sotto pressione. Hickman prova a dare una nuova scossa ma il Banco con grande generosità rimane in vantaggio fino alla fine, nonostante il bel tiro da tre dello stesso play.
Il palla a due al polo fieristico di Rimini tra Olimpia Milano e Sassari, nella finale della Coppa Italia 2017 è ormai atteso a secondi, ma in attesa del fischio dell’arbitro andiamo a conoscere i grandi ex che saranno presenti in campo questa sera. Rok Stipecevic per esempio nel 2012-2013 ha giocato al sua prima parte della stagione con la maglia dell’EA7 prima di passare a Pesaro, mentre ora è alla sue seconda stagione con la maglia della compagine sarda. Lo stesso Stipcevic è stato poi anche compagno di squadra nella nazionale di basket croata con Kruno Simon. Devecchi, ora con Sassari è invece nato nelle giovanili dell’Olimpia otto la guida di Mario Fioretti, assistente dell’attuale coach dell’Olimpia Repesa e che assieme a Cancellieri ha diretto lo squadra nella semifinale contro Brescia (complice l’espulsione dello stesso Repesa). Gli ultimi grandi ex di questa finale che sta per avere inizio sono Gani Lawal, che ha vinto con l’Olimpia lo scudetto nel 2014, oltre a Sanders, play dell’EA7 che con la maglia di Sassari ha vinto lo scudetto nella stagione 2014-2015 oltre al titolo di MVP nella finalissima.
Manca ormai davvero poco al palla a due della finale di Coppa Italia 2017 di basket tra Olimpia Milano e Sassari, sfida a cui entrambi i tecnici si stanno preparando con grande energia, specialmente dopo le due belle semifinali disputate. In sala stampa il tecnico della compagine sarda Pasquini al termine della semifinale con Brescia aveva dichiarato:” In una gara fatta di episodi alla fine abbiamo avuto la capacità e la lucidità di fare due difese buone e i due attacchi di Savanovic e Stipcevic che sono stati decisivi. Domani ci ritroveremo ancora davanti a una grande squadra dalla qualità indiscutibile. Dovremo essere bravi a raccogliere tutte le nostre energie e avere il giusto approccio”. Per la panchina di Olimpia Milano, Cancelleri (che ha sostituito momentaneamente Repesa, espulso al primo quarto della semifinale contro Reggio Emilia) ha invece affermato individuando i principali protagonisti del match di semifinale: “non era facile in quel momento contro una squadra ostica per noi. Nei 20 minuti finali l’intensità è stata alta. Eravamo un po’ in confusione senza il capo allenatore e potevamo pagarlo. La tripla di Dragic è stata vitale nel momento in cui Needham ne aveva messa una veramente difficile. Temevo affrettassimo il tiro invece abbiamo costruito una buona conclusione. Lo stesso ha fatto Cinciarini e infine Macvan. Pascolo? Ha capito che ci serviva dimensione interna per aprire il campo contro una difesa che ci stava togliendo tiri buoni dall’arco”.
Data la grande storia che lega l’Olimpia Milano e Sassari, finaliste della Coppa Italia attesa questa sera non sorprendono certo il grande numero di precedenti che sono intercorsi tra queste due formazioni: lo storico ci riporta ben 37 risultati, compresi gli scontri diretti di Coppa e Supercoppa Italiana. Il bilancio è di24 a 13 a favore dei milanesi ma se facciamo conto solo dei testa a testa in campionato ricordiamo che in totale sono 30 gare di cui 20-10 a favore dell’EA7. Negli incontri più recenti di grande livello ricordiamo che nei quarti di finale dei playoff del 2011, quando coach dell’Olimpia allora era Dan Peterson, Sassari vinse gara 1 al Forum ma poi l’Olimpia spazzò via le restanti tre partite imponendosi due volte in Sardegna. Nela stagione di Coppa Italia 2013-2014 l’Olimpia ha perso il quarto con il risultato di 82-80, ma nella semifinale dei playoff pareggiò i conti vincendo 4-2, assicurandosi le tre gare in trasferta e solo una volta in casa. Nel 2015, il precedente forse più doloroso per i tifosi dell’Olimpia Milano, riguarda la finale della Coppa Italia, persa contro la compagine sarda per 101 a 94 a Desio.
In attesa di vivere le grandi emozioni che questa finale della Coppa Italia di basket A1 tra l’Olimpia Milano, detentrice del titolo e Sassari darà vita andiamo a fare il punto sullo spogliatoio delle due compagini attese oggi in campo al polo fieristico di Rimini. In previsione della gara di finale si possono già immaginare duelli importanti sia in regia che sottocanestro, tra le due squadre che hanno i migliori attacchi del campionato, e sicuramente lo spettacolo non mancherà come non è mai mancato nelle prime tre giornate delle “Final Eight”. Per la finale si attende la conferma dei quintetti base che si sono già visti nei due incontri precedenti e che per Milano comprende Hickman, Dragic, Macvan, Sanders e Raduljica: Sanders nella semifinale contro Reggio Emilia ha messo a segno 22 punti, seguito da Pascolo con 14 e il duo Raduljica e Dragic entrambi fermi a 9 punti. Per Sassari, Bell, Lacey, Lydeka, Sacchetti e De Vecchi: Lacey è stato il miglior marcatore della scorsa semifinale con 15 punti messi a segno, seguito da Savanovic, atteso dalla panchina e Stipcevic, a quota 13.
I sarò la finale della Coppa Italia 2017 di basket in programma oggi 19 febbraio 2017 al Polo Fieristico di Rimini alle ore 18.00. Quella che si giocherà stasera a conclusione della Postemobile Final Eight sarà la terza finale degli ultimi quattro anni per entrambe le formazioni, che la compagine di Repesa affronta come campione uscente, oltre che essere anche il terzo scontro diretto tra le due squadre, con Sassari che è stata capace di vincere le due precedenti, una delle quali disputata nel turno dei quarti, e la seconda in finale, nell’edizione di due stagioni fa. E’ la finale che un po’ tutti si attendevano, sia per la forza della favorita numero 1 che resta Milano, che per il grande momento di forma di Sassari, che martedì sera sarà impegnata nella gara di ritorno di Champions League, ma ora è assolutamente concentrata solo su questo match che potrebbe non solo riportare i sardi alla conquista di un titolo, ma anche caricarli per il resto della stagione, dando ragione anche alla dirigenza che ha sempre difeso l’operato di coach Pasquini, anche quando le cose non giravano nel verso giusto, con una serie di sconfitte in volata, apportando anche le modifiche necessarie al roster con cui Sassari aveva iniziato la stagione.
Dal punto di vista dei due tecnici, il coach croato di Olimpia Milano affronta la finale da campione in carica, mentre per coach Pasquini si tratta della prima finale da capo allenatore, anche se la sua mano si vedeva anche nelle due vittorie precedenti quando ricopriva il ruolo di G.M. con Meo Sacchetti in panchina. La vittoria di Milano è arrivata in maniera un po’ complicata e solo nella volata finale, con l’Olimpia guidata per quasi tutto il terzo ed il quarto periodo da Cancellieri, con Repesa cacciato dagli arbitri per un doppio tecnico, in una gara che ha visto grandissima intensità fisica, proprio quella che ha favorito il successo di Milano, insieme alla grande prestazione di Sanders, e ad un monumentale “Dada” Pascolo, sempre presente in positivo nei momenti topici della gara. Nel finale è arrivata anche la tripla decisiva di Cinciarini, che l’ha presa nonostante sino a quel momento la sua gara fosse stata abbastanza anonima, dimostrando di avere tanta voglia di primeggiare. Per Sanders, oltre ai 22 punti c’è stata anche tanta difesa, rimbalzi ed una buona percentuale al tiro, ma Milano ancora una volta ha dimostrato di faticare ad essere squadra, facendosi mettere sotto a lungo da una Reggio Emilia molto volitiva, capace di essere avanti nel punteggio sia alla fine del primo quarto che del terzo, ed in perfetta parità all’intervallo.
La seconda semifinale ha visto il successo di Sassari, ma la neopromossa Germani di coach Diana non ha demeritato e con le sue mosse tattiche, interessante la zona “match-up” impiegata per lunghi tratti della partita, ha messo in difficoltà la formazione di Pasquini, uscendo dal campo a testa alta e sotto gli applausi scroscianti del suo pubblico. Alla fine l’arma in più del Banco di Sardegna si è rivelato Rok Stipcevic, ancora una volta partito dalla panchina, ma in campo e capace di incidere positivamente sulla gara nei minuti finali, assieme a Savanovic, altro giocatore di grande esperienza e concretezza ed a Lawal. I tre uomini della panchina come nelle ultime gare, hanno fornito in contributo eccellente e dalla panchina solo Carter non è mai riuscito ad entrare in partita nel modo giusto. A fine gara punteggio di 77 – 70 per i sardi, ma risultato in bilico fino agli ultimi 35 secondi quando sul + 2 Sassari, Stipcevic ha messo la tripla e poi Savanovic ha mandato i titoli di coda con un 2 / 2 dalla lunetta. Per coach Pasquini, bella prova anche di Lacey, con 15 punti il miglior marcatore dei suoi, ed in doppia cifra con Stipcevic, Bell, Lawal e Savanovic, ma il coach sardo ha potuto contare anche sul solido apporto dei suoi “pretoriani” De Vecchi e Sacchetti.
Ricordiamo infine che la finale di Coppa Italia di basket A1, tra Olimpia Milano e Sassari sarà visibile in diretta tv a partire dalle ore 18.00 sulla Rai, che ha riservato a tale evento spazio sul proprio canale tematico Raisport 1, visibile al canale 57 del telecomando del digitale terrestre. Sarà quindi altresì confermata la diretta streaming video della finalissima attraverso il servizio Raiplay.it. Consigliamo infine di consultare anche il suto ufficiale della Lega basket all’indirizzo www.legabasket.it,per rimanere aggiornati sul tabellino play-to-play e le statistiche del match.