La notizia era nell’aria da un po’ di tempo, ma ora è ufficiale il divorzio tra Jarno Trulli e Caterham. Il team anglo-malese, erede del team che negli ultimi due anni aveva rispolverato lo storico nome di Lotus (che ora è passato alla ex Renault, nel caotico mondo della Formula 1), ha infatti annunciato ufficialmente di averlo sostituito col russo Vitaly Petrov, 27enne che porta in dote ricchi sponsor e che si metterà alla guida della monoposto del team già dai test di Barcellona, in programma dal 21 al 24 febbraio. La Formula 1 perde così l’ultimo pilota italiano ancora in organico, dopo che in inverno anche Liuzzi aveva dovuto salutare: il 18 marzo, quando in Australia scatterà il primo Gran Premio del Mondiale 2012, in pista non ci saranno piloti tricolori. Era dal 1969 che non capitava una cosa del genere. Momento certamente non facile per l’automobilismo italico, ma bisogna anche notare che molti sedili di questa Formula 1 in anni di crisi sono affidati a chi porta soldi e sponsor più che a chi abbia veramente grandi meriti sportivi. Non è solo il caso della Caterham, molti team medio-piccoli sono costretti ad agire così, rischiando però di impoverire lo schieramento di partenza.
La prima reazione di Trulli (256 Gran Premi corsi in carriera, una vittoria e 4 pole position) è affidata al comunicato ufficiale con cui la Caterham annuncia la sostituzione: “Capisco la scelta della squadra – le parole di Trulli – e auguro a loro il meglio per la stagione che sta per iniziare. Voglio ringraziare tutti in squadra per le due stagioni vissute insieme (alla Lotus ndR). Siamo partiti da zero, costruendo una solida squadra di Formula 1: sono orgoglioso di averne fatto parte”. In effetti questa decisione non ha colto Jarno di sorpresa: la notizia della sostituzione di Trulli con Petrov era una voce che si era diffusa già da tempo, anche se Jarno martedì aveva ribadito di sentirsi saldo al volante della sua monoposto. Ma lui per primo sapeva che la situazione economica avrebbe potuto giocare un ruolo nella scelta del team. Per Trulli sarà la prima stagione da spettatore da quando debuttò con la Minardi nel 1997 prima di passare – dopo 7 gare – alla Prost, dove rimase fino alla fine della stagione 1999. L’abruzzese ha corso anche con Jordan (2000 e 2001), Renault (dal 2002 alle prime 15 gare del 2004) e Toyota (dalle ultime due gare del 2004 alla fine della stagione 2009).
Nel comunicato la Caterham conferma di fatto che la scelta di sostituire Trulli con Petrov è stata dettata da ragioni economiche. Tra i complimenti di rito, sia a Trulli sia a Petrov, spicca infatti questa frase: “E’ stato molto difficile sostituire Trulli con Petrov, ma è una decisione presa per dare all’intero team un nuovo impeto e con un occhio al mercato globale”. Questa è la Formula 1, signori; a tenere alto il nome dell’Italia resta la Ferrari.
(Mauro Mantegazza)