Sono giorni contraddittori per la Formula 1, come quasi sempre accade prima dell’inizio della stagione. I test hanno dato esiti difficili da decifrare, con le scuderie di seconda fascia spesso davanti ai top team, anche se probabilmente aiutati da gomme supersoft e poca benzina a bordo: comunque, Lotus, Toro Rosso e Force India hanno fatto molto parlare di sé. Le grande squadre invece hanno dato segnali non sempre convincenti: la McLaren è stata quasi sempre nelle retrovie, la Red Bull (che comunque resta la più convincente ed è da considerarsi la favorita anche per questo campionato) ha stravolto la macchina a soli due giorni dalla fine dei test e ha pagato questa scelta con problemi di affidabilità, la Ferrari è stata molto altalenante, e nei giorni scorsi sia Fernando Alonso sia il responsabile tecnico Pat Fry hanno detto che non pensano di poter essere competitivi per il podio fin da subito. Affermazioni che hanno preoccupato il grande popolo dei tifosi ferraristi, e sulle quali non poteva mancare il commento del presidente Luca Cordero di Montezemolo. Dal salone dell’auto di Ginevra (uno degli eventi più importanti dell’anno nel mondo dei motori), il presidente della Ferrari, presente insieme a John Elkann e Sergio Marchionne, vertici del Gruppo Fiat, in occasione della presentazione alla stampa della F12 Berlinetta, la vettura stradale del Cavallino più performante di sempre, ha inevitabilmente parlato anche di Formula 1 e della monoposto di Maranello. Prima di parlare della F2012 ha voluto sottolineare ancora una volta come la F.1 attuale non lo convinca molto: “Questa F.1 non mi piace – ha detto Montezemolo -. L’aerodinamica incide per il 90 per cento, e soltanto il kers consente degli sviluppi da applicare alla produzione per le vetture da strada”, argomento che naturalmente sta molto a cuore alla Casa di Maranello, che è un costruttore completo. Montezemolo però non poteva evitare di commentare la stretta attualità del Cavallino Rampante; si è dunque presto passati a parlare dei non esaltanti risultati dei test pre-mondiali effettuati a Jerez e Montmelò in questo mese, e nei quali la Ferrari è apparsa piuttosto in ritardo: “Spero non sia vero che ci sarà da soffrire all’inizio, anche se Alonso dice sempre cose obiettive – ha tuonato in proposito Montezemolo -, vorrei capire il perché e soprattutto capire in tempo, in tempi brevi, come rimediare”.
Naturalmente l’imperativo – in casa Ferrari – è quello di evitare di ripetere una stagione deludente come quella del 2011, anno in cui è arrivata una sola vittoria, il 10 luglio a Silverstone. L’unica certezza finora, però, è che mandare in temperatura le gomme non è più un problema: la Ferrari potrà dunque tornare a competere per le pole-position. Per sapere come andranno le domeniche, invece, conviene aspettare Melbourne: solo il 18 marzo avremo tutti le idee più chiare.
(Mauro Mantegazza)