Poteva far scuola il caso Pandev nella giurisprudenza sportiva. Invece ieri la commissione Disciplinare Nazionale ha prosciolto gli imputati Carlo Pallavicino (agente del giocatore), Rinaldo Ghelfi (ministro delle finanze nerazzurre) e Marco Branca (direttore area tecnica Inter) e la società Inter in merito a illeciti sul trasferimento del macedone alla Pinetina. Ad aprire il fasciscolo erano state alcune denunce presentate dal patron della Lazio Claudio Lotito, che sosteneva come ci fossero state irregolarità nel trasferimento. L’attaccante era stato messo fuori rosa e aveva intentanto una causa davanti alla Procura Federale chiedendo la risoluzione del contratto, cosa che poi avvenne. Il giocatore, nel calciomercato invernale del 2010 si accasò quindi all’Inter che bruciò la concorrenza di altri club, soprattuto stranieri, che avevano messo gli occhi su di lui. Le accuse, come dicevamo, erano nei confronti dell’agente Fifa Carlo Pallavicino di «aver svolto attività di mediazione in favore di soggetti che non gli avevano conferito alcun mandato».
Per Ghelfi e Branca invece le accuse erano di «essersi consapevolmente avvalsi, nella trattativa finalizzata alla stipula di un contratto professionistico con il calciatore Goran Pandev, dell’agente Pallavicino, senza avergli conferito alcun mandato». Un sospiro di sollievo in Corso Vittorio Emanuele visto che in caso di avvio di indagini il giocatore e la società avrebbero potuto rischiare sospensioni, multe e possibili penalizzazioni in campionato.