CHAMPIONS LEAGUE/ “L’Inter tenterà l’impossibile”, l’ha detto anche Moratti

- La Redazione

La squadra nerazzurra è chiamata all'impresa sul campo dello Schalke: vincere con 4 goal di scarto per conquistare la semifinale. Moratti: "Impresa impossibile".

moratti_massimo_felice_R400_5ott10 Moratti patron nerazzurro (Foto Ansa)

Sappiamo che é qualcosa di molto difficile, ma, ripeto, il fascino di questa partita sta proprio l’impossibilità“. Massimo Moratti ha presentato così la sfida che mercoledì vedrà impegnata la sua Inter sul campo dello Schalke 04, con l’obiettivo di rimontare il clamoroso 2-5 subìto in occasione della gara d’andata disputata a ‘San Siro’.“Impossibile”. E’ questo il termine che Massimo Moratti ha utilizzato, forse proprio per sottolineare come, sebbene la speranza di conquistare l’accesso alle semifinali di Champions League rimanga, i piedi sono saldamente incollati a terra. Del resto, affermare  che capovolgere il risultato dell’andata sia un qualcosa di impossibile è come scattare una fotografia alla realtà e mostrarla al pubblico. Niente di diverso.
E’ vero che il calcio nella sua storia ci ha abituati ad essere testimoni di tutto e del contrario di tutto, ma forse, stavolta, al gioco più bello del mondo si chiede troppo: l’Inter, per staccare il pass per le semifinali, è obbligata a vincere per 0-4! Già, 04, proprio quel numerino che lo Schalke si porta accanto alla propria denominazione sociale per ricordarne l’anno di fondazione. “Se lo Schalke è riuscita a vincere 5-2 a San Siro – hanno detto i più ottimisti – perché i nerazzurri non dovrebbero riuscire a fare altrettanto a Gelsenkirchen?”. La risposta sembra alquanto ovvia: perché un match di ritorno non è mai interpretato allo stesso modo di una gara d’andata.
A Milano, l’Inter è scesa in campo con l’obiettivo di vincere, possibilmente senza subire reti. Una volta arrivato il rocambolesco pareggio di Matip, però, i nerazzurri hanno cercato prima di incrementare il vantaggio e poi, non appena trovatisi in svantaggio, di recuperare un risultato negativo, sbilanciandosi ed aprendo il fianco ad una squadra che ha fatto del contropiede la sua arma vincente. E’ impensabile dunque, tornando all’augurio dei più ottimisti, che lo Schalke possa esporsi ai contropiedi nerazzurri poiché anche qualora Eto’o e compagni dovessero riuscire a portarsi in vantaggio, ai blu di Rangnick il punteggio andrebbe più che bene. 

Piuttosto, la foga, la fretta e l’eccessiva voglia di goal, rischiano di trasformarsi in un’arma a doppio taglio per i nerazzurri che, a loro volta, potrebbero nuovamente scoprirsi alle ripartenze dei tedeschi, esattamente come accaduto una settimana fa.

Sperare e sognare, si sa, non costa nulla ed anzi, sarebbe inaccettabile vedere i nerazzurri scendere in campo senza la grinta e la determinazione di chi darà il massimo per provare a scrivere un’indimenticabile pagina di storia. Ed anche se l’impresa qualificazione non dovesse essere centrata, l’Inter ha comunque l’obbligo di riscattare la figuraccia rimediata all’andata e, almeno questo, lo deve per farsi perdonare dai suoi tifosi, ammutoliti e quasi rossi di vergogna una settimana fa sugli spalti di ‘San Siro’. Dare il massimo, dunque, per poi vedere come andrà a finire, ma senza sperare troppo nell’impresa.  Del resto, se Moratti ha parlato di “impossibilità” avrà avuto i suoi motivi…







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