Lo stesso Andrea Stramaccioni aveva detto così qualche giorno fa parlando degli obiettivi di mercato dell’Inter: “Il primo si chiama Jonathan, il secondo Coutinho. Uno gioca attualmente al Parma, l’altro all’Espanyol. E vorrei averli già nella tournèe in Indonesia…”. Messaggio molto chiaro: nel calciomercato – dei nerazzurri, ma non solo – bisogna sempre tenere presenti anche i giovani in prestito e che potrebbero rientrare alla “casa madre” per la stagione successiva.
Nel caso dell’Inter, stiamo parlando dei due giovani brasiliani Coutinho e Jonathan. Il primo è sicuramente il nome più atteso: fantasista classe 1992, sbarcato all’Inter nell’estate del 2010 (ed acquistato ancora prima, ma fu lasciato in Brasile fino ai 18 anni) con le stimmate del predestinato di grande talento, a Milano ha confermato di avere classe da vendere ma anche un fisico esile che in Italia è un handicap non da poco. Così, dopo una stagione e mezza comunque globalmente positive, nello scorso mese di gennaio l’Inter decise di mandarlo a fare esperienza. La meta fu la Spagna, per la precisione Barcellona – sponda Espanyol. Il piano ha funzionato alla perfezione, perché Philippe ha disputato degli ottimi mesi nella Liga: con 16 presenze, 5 gol e tante belle giocate è subito diventato un idolo della tifoseria (che vorrebbe trattenerlo in Catalogna), e ora presenta con forza la sua candidatura per un ritorno all’Inter da protagonista. D’altronde stiamo parlando di un ragazzo che può pure vantare un Mondiale vinto con il Brasile Under 20 e un esordio con la Nazionale maggiore a 18 anni. La prima occasione buona per dimostrare di essere pronto arriverà già alla fine di questo mese: sia chiaro, due amichevoli di fine stagione in Indonesia – il 24 maggio contro una selezione di giocatori del campionato locale, il 26 contro la Nazionale indonesiana – non sono certo il banco di prova decisivo per decidere del futuro di un giocatore, ma saranno comunque il rientro di Coutinho nel mondo Inter e l’occasione per conoscere il nuovo allenatore.
Discorsi simili possiamo farli per Jonathan Cicero Moreira: classe 1986, nella scorsa estate è sbarcato in nerazzurro dal Santos con l’esagerata etichetta di “nuovo Maicon”, che certamente gli ha fatto male. Infatti sono bastate alcune prestazioni poco convincenti e un ambientamento non immediato per ritorcergli contro quella definizione, e da nuovo Maicon a “bidone” il passo fu breve per stampa e tifoseria.
Inevitabile dunque è stato a gennaio il passaggio al Parma: in Emilia il brasiliano è cresciuto man mano, e nelle ultime giornate ha fornito buone prestazioni, condite pure da un gol al Novara. Insomma, non un fenomeno ma nemmeno un bidone. Ora rientra alla base: riuscirà a convincere i nerazzurri?
(Mauro Mantegazza)