Quando manca ormai solo l’ufficialità a dividere Conte dalla panchina della Juventus, inizia il tourbillon di opinioni, voci e giudizi. Ultimo ad intervenire e spiegare le contingenze che hanno portato l’attuale tecnico del Siena sulla panchina juventina è Emanuele Gambara, noto giornalista di Repubblica, che, ospite della trasmissione Sky “E’ sempre calciomercato” ha chiarito meglio la situazione inerente alla panchina della Juventus, confermando come l’approdo dell’ex centrocampista dei bianconeri sulla panchina della Juve sia stato frutto di un lungo lavoro e non di un colpo di fulimine immediato. “All’inizio Conte era la quinta scelta, si puntava su Spalletti che era una soluzione già pensata la scorsa estate quando si giunse poi a Delneri, però era francamente impossibile liberarlo dallo Zenit. La seconda scelta era Mancini ma ci sono stati più che altro problemi di tipo tecnico nel giungere al suo approdo.
“Poi c’era Villas Boas – ha aggiunto Gambara – al quarto posto Mazzarri che però si è complicato la vita andando ad uno scontro pesante con De Laurentiis e infine appunto Antonio Conte. Non è alla fine una scelta di ripiego perché credo che il suo rifiuto di due stagioni fa quando non compromise le sue idee chiedendo Robben anziché Diego è stato visto come un punto a favore nel suo carattere e volontà di imporsi.”