Juventus-Torino si chiude sul risultato di 3-0. Una partita che si è rivelata una battaglia, godibile per ampi tratti e con tutto il fascino e l’elettricità di un derby che mancava da più di tre anni. Una gara difficile, molto tattica e in cui i giocatori hanno messo agonismo e concentrazione, fino a che si è “rotto” qualcosa con l’espulsione (peraltro ben poco discutibile) di Glik che ha spezzato in due la gara, fino a quel momento ben più equilibrata di quanto si potesse ipotizzare alla vigilia. Il punteggio è rotondo e figlio del gioco e degli episodi, non per questo bugiardo, anche se al Torino soprattutto per quanto fatto vedere nel primo tempo va l’onore delle armi.
Una partita bella, un derby della Mole che non ha deluso e che forse sportivamente parlando è stato segnato da qualche errore di troppo, primo tra tutti il fallo che ha portato il Torino a giocare la partita in dieci contro una Juventus che oggi ha dato prova di una forma fisica davvero invidiabile. Dopo l’espulsione la gara ha preso fuoco e la Juventus si è sfogata arrivando a centrare il doppio vantaggio e continuando a spingere contro un Torino sempre più fiacco e demoralizzato. Una doppia partita quindi con un finale in cui la Juventus non ha lesinato a tentare di arrotondare il risultato (riuscendoci), ma anche consapevole di dover risparmiare qualche energia per lo Shaktar. L’unico che si è speso fino alla fine al 110% è l’Mvp di serata, Claudio Marchisio, che contro gli ucraini non ci sarà.
Partita giocata alla grande dagli uomini di Conte, anche se fino all’espulsione di Glik il voto sarebbe stato insufficiente. Poi lo strapotere fisico, tattico e tecnico (legati a filo doppio e in quest’ordine) della Juventus ha trasformato una partita da 5 segnata perfino da un errore dal dischetto sullo zero a zero in un trionfo. Un sette pieno, quindi che è una media tra un cinque del primo tempo e un nove della ripresa dove la partita più che tra Zebra e un Toro sembrava tra il Gatto e il Topo. Certamente in Champions ci vorrà di più, ma già saper sfruttare a dovere gli episodi a favore non è pratica scontata. La Juventus, oggi ci ha fatto vedere (rigore a parte) anche questo.
Splendido il primo tempo dei “soldati di Ventura”, concentratissimi, abili nella scelta di tempo, nei raddoppi e nell’intensità di gioco. Anche lucidi nella manovra, perfino offensiva anche se i limiti tecnici, elegantemente riassunti dallo stesso mister Ventura nel dopogara “era la partita tra una neopromossa e la Juventus”, si sono visti tutti. Certo è vero che nel primo tempo il Torino ha messo “in imbarazzo” la Juventus, ma forse stava giocando oltre le sue possibilità, tanto che è bastato che un elemento cedesse psicologicamente (Glik) che dopo l’espulsione la gara era segnata. E’ stata davvero una battaglia, questo derby della Mole. Gli uomini di Ventura potevano essere – e sono stati per un tempo – eroi. Ma alla fine sono usciti sconfitti. E questa volta, francamente, gli arbitri c’entrano proprio poco.
Riesce a rimanere in piedi in una partita piena di pressione come il derby della Mole. Non sbaglia le valutazioni più scottanti (espulsione di Glik e rigore), compensa le decisioni più scomode (mancato secondo giallo a Basha e a Barzagli). In sostanza la partita la tiene bene e non incide sul risultato. E’ già tanto dir questo, la perfezione non è di questo mondo. Se la cava “all’italiana”.
Per essere un Derby nel famigerato Juventus Stadium ci aspettavamo una bolgia infernale. Non è stato così, almeno fino a che il Torino ha messo in difficoltà la Juventus. Onore al merito ai tifosi granata, soprattutto per la sciarpata finale, quando la squadra avrebbe potuto non meritare tutto quell’affetto, ma i tifosi bianconeri si sono fatti sentire praticamente solo con la Juventus che arrembava o trovava giocate facili ed entusiasmanti. L’attenuante è la testa alla Champions League, va bene, ci sta. Ma un vero “catino” deve sentirsi soprattutto quando la squadra fa fatica e soffre. E’ anche vero, però, che soffrire l’avversario non è propriamente nel dna della Juventus e dei suoi tifosi…
Buffon, s.v. Mai chiamato in causa. Si fa sentire nel primo tempo quando il Torino fa paura con Meggiorini, ma anche lì è “solo” una scossa mentale ai suoi. Nel secondo tempo la Juventus gioca costantemente nella metà campo avversaria, non siamo nemmeno del tutto sicuri che non ne abbia approfittato per abbandonare momentaneamente il campo e dedicarsi allo shopping natalizio allo Juventus Stadium
Lichtsteiner, 6. Stantuffo meno del solito, ordinato anche se non proprio ermetico in fase di copertura. Utile e comunque ampiamente sufficiente, ma nulla più.
Barzagli, 5,5. Non soffre mai, eppure si becca una ammonizione e rischia l’espulsione per un fallo di mano che l’arbitro non vede. Ma che Barzagli sa benissimo essere stato intenzionale.
Bonucci, 6,5. Pulito, concreto e anche guerriero. Nonostante non si faccia vedere come fa solitamente resiste a un colpo tremendo alla gamba, stringe i denti e si fa tutta la partita. Senza essere un peso per la squadra.
De Ceglie, 5. Pasticcione e poco concreto in avanti. Certo non fa correre reali pericoli alla squadra ma il voto evidenzia che è stato il peggiore della linea di difesa. Ma tanto contro il Torino in 10 avrebbero potuto anche giocare con la difesa a due.
Asamoah s.v. Non si è visto, e possiamo anche dire che sia stato un bene. Però da uno come lui ci aspettiamo che attacchi anche se lo schierassero da portiere.
Pogba, 6,5. Un giocatore importante che cresce sempre più e che ha trovato la sua collocazione da vice-Vidal. Stia attento Vidal di non diventare il vice-Pogba, però si mangia un gol che grida vendetta al cielo… Sette se no lo prendeva di sicuro. E gli sarebbe stato stretto.
Pirlo, 5. Non ci siamo per molti aspetti della sua partita, ma in particolare della riedizione del rigore di Salas avremmo fatto volentieri a meno. Siamo stati severi? Con i più bravi lo siamo sempre. Febbricitante.
Marchisio, 8. Uomo del match, fa di tutto e se tutto non è abbastanza fa assist e doppietta. E detta i ritmi del gioco. E dà spettacolo con giocate belle e utili. E non si monta la testa. E che volete di più? Che vi porti i regali sotto l’albero?
Giaccherini, 6,5. Buonissima prestazione, forse un po’ fumosa, ma in effetti ci sono anche gli avversari di cui tenere conto. E’ fortunato a non spezzarsi una gamba sull’intervento di Glik, per il resto avrebbe meritato anche miglior sorte.
Bendtner, 5. Probabile che Conte, un giorno si travestirà da Michelangelo e tirandogli una martellata fortissima sul ginocchio gli chiederà: “Perché non segni?!?”. Al massimo rischia di doverlo tenere fuori e far giocare Quagliarella o Matri.
Vucinic, 6,5. Ha fatto quasi tutto quello che ha voluto facendolo sembrare di una semplicità da bambino. Il giorno che si mette in testa di fare anche gol chi lo ferma?
Giovinco, 7. Un gol bellissimo e una partita davvero determinata. Ha tirato fuori dalla manica una serie di assi che non finivano mai. E anche oggi a muso duro con uno alto il doppio di lui. Senza paura.
Matri, s.v.
All. Alessio 7. Si spaventa come tutta la Juventus di un Torino che promette di essere un brutto cliente. Poi i granata si inceppano, e lui li ordina ai suoi di farli a pezzi.
Gillet, 5. Incerto, qualcuno deve avergli sostituito i guanti da portiere con quelli da neve: non trattiene un pallone, si accartoccia nei modi e nei momenti sbagliati. Ma proprio questa partita qui doveva bucare?
Darmian, 7. Migliore in campo del Torino. Davvero perfetto sempre, comunque contro chiunque. I gol devono arrivare tutti dall’altra parte e per superarlo Vucinic si deve mettere a fare assist al volo di petto. Se no non si passa. Mai.
Glik, 4. Immaginate di alzarvi di scatto dalla scrivania e stampare uno schiaffo sul primo che incontrate (che potrebbe essere pure il vostro capo). Ecco, lascia il Torino in dieci per una prodezza senza motivo che potremmo paragonare a questa. Ps. Non fatelo davvero, era solo un esempio.
Ogbonna, 6. Prestazione di sostanza, ma non ci siamo nell’uscita e nella ripartenza dell’azione. Può dare di più.
D’Ambrosio, 5,5. Partita onesta e attenta, ma non si distingue particolarmente.
Basha, 6,5. Ha l’unico difetto di essere stato preso a pallonate nel momento di maggior vigore della Juventus. Il fallo di mano glielo perdoniamo, tanto più che il rigore Pirlo lo ha sbagliato. Però ci prova in tutti i modi. Chi fa (a volte) sbaglia.
Gazzi, 6. Buona partita, anche se è talvolta un po’ impreciso nei rilanci.
Cerci, 6. Ha corso molto e ha dato fastidio a De Ceglie in più di un’occasione, ma non è mai riuscito a incidere veramente nella gara.
Sansone, s.v.
Bianchi, 6. Ha fatto il centrocampista aggiunto e il difensore aggiunto. Grande disponibilità a giocare dove i compagni avevano bisogno di lui. Ecco, però, se avesse giocato anche in attacco…
Stevanovic, 6. Entra e cerca di vivacizzare l’attacco. Ce la fa, ma poi lo stato depressivo lo contagia.
Meggiorini, 6. Ha sul piede la possibilità di far passare il Torino in vantaggio sulla Juventus allo Juventus Stadium. La spreca. Purtroppo non ha una seconda chance: sostituito da Di Cesare per la follia di Glik.
Di Cesare, 5. Ok, non parliamo di errori evidenti, sta di fatto comunque che la difesa ne prende tre.
Santana, 6,5. Ci prova in tutti i modi e corre come un dannato. Purtroppo dovrebbe riuscire anche a trovare dei compagni a cui passare il pallone. Non ce la fa mai, e spesso non per colpa sua.
All. Ventura 6. Nel primo tempo fa miracoli, da quando Glik va fuori si accorge di non essere (per davvero) il Padreterno.
(primo tempo 0-0)
Marchisio al 12’, Giovinco al 22, Marchisio al 39’’ s.t.
Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, De Ceglie (dal 16’ s.t. Asamoah); Pogba, Pirlo, Marchisio; Giaccherini (dal 1’ s.t. Bendtner), Vucinic, Giovinco (dal 34’ s.t. Matri). (Storari, Chiellini, Lucio, Marrone, Vidal, Padoin, Isla, Pepe, Quagliarella). All. Alessio (Conte squalificato).
: Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, D’Ambrosio; Basha, Gazzi; Cerci (dal 33’ s.t. Sansone), Bianchi (dal 18’ s.t. Stevanovic), Meggiorini (dal 40’ p.t. Di Cesare), Santana. (Gomis, Rodriguez, Agostini, Masiello, Brighi, Birsa, Vives, Verdi, Sansone, Sgrigna). All. Ventura.
Rocchi.
Espulso Glik (T) al 36’ p.t.; ammoniti De Ceglie (J), Basha (T), Barzagli (J), Giovinco (J, già diffidato), Vucinic (J).