Juventus-Siena termina a reti inviolate. I toscani si difendono con unghie e denti e ringraziano il portiere Pegolo, autore di una prova praticamente perfetta. Conte le ha provate praticamente tutte (ad eccezione di Del Piero) ma non è andata bene. Poco male: il contemporaneo pareggio del Milan potrà anche allargare il rimpianto ma se non altro non la classifica è uguale a prima, con una giornata in meno. La Juventus ha praticamente dominato l’incontro, a partire dal possesso del pallone: 66% a favore dei bianconeri di Torino, che hanno speso una vacanza nella metacampo avversaria (21 minuti di supremazia territoriale, contro i soli 5 del Siena) senza riuscire a passare. La Juve ha intessuto tutta una serie di trame (73% di passaggi riusciti) imperniate sul solito Pirlo (che ne ha distribuiti 100), e spesso pertinenti sino al limite dell’area. Dove però sono sempre andate a sbattere contro un Siena molto protettivo (49% di protezione dell’area). Insomma, dati alla mano la banda Conte avrebbe meritato il successo, rendendosi molto più pericolosa (54% di pericolosità a fronte del misero 22% senese) e tirando più del doppio degli avversari (20 a 8 il rapporto delle conclusioni); è chiaro però che i numeri non possono considerare le eroiche gesta di Pegolo, ultimo e decisivo baluardo frappostosi tra la Signora e i 3 punti.
partiamo dall’episodio più discusso, che ha suscitato le recriminazioni di Marotta: al 40′ della ripresa, Chiellini va al cross da sinistra; la traiettoria incontra il braccio semiaperto di Vergassola, che la devia in avanti. E’ chiaro come il capitano del Siena sia in fase di salto ed allarghi conseguentemente le braccia, ma se è vero che i discorsi sulla volontarietà non valgono più questo poteva essere calcio di rigore. Raccontiamo poi le occasioni più ghiotte, una per parte. Dal mazzo di opportunità juventine peschiamo quella capitata a Lichtsteiner al 33’pt. Costruita sullo schema ormai noto: dalla trequarti, Pirlo taglia il campo da sinistra arcuando un bel suggerimento per lo svizzero, che ritrova solo (in posizione regolare), anche se un po’ spostato a destra rispetto alla porta. Col sinistro, il terzino batte al volo girando sotto la traversa, ma Pegolo tocca quel tanto che basta da alzare oltre la porta. Per il Siena una, colossale occasione sprecata al 42’st. Reginaldo conduce centralmente il contropiede sino al limite dell’area: il rasoterra trova pronto Buffon in tuffo basso sulla destra, ma sulla respinta s’avventa Gazzi che da un paio di metri manda alle stelle.
intervistato da SkySport, Marotta se la prende con l’arbitro: “Mani di Vergassola? Noi siamo sempre qua a rimarcare ciò che succede in campo dal punto di vista tattico, però credo che si sorvoli su un elemento come l’arbitraggio. Siamo stati penalizzati da un rigore non dato, in stagione ci hanno concesso solo un rigore in ventuno giornate. L’inesperienza dell’arbitro lo ha portato a non vedere il mani di Vergassola e di conseguenza non ha avuto il coraggio di decretare il calcio di rigore. Siamo stati penalizzati“. Più tecnica (grazie a Dio!) l’analisi di Antonio Conte, sempre a Sky: “Questa era una buona occasione da sfruttare con una vittoria visti i risultati delle avversarie dirette. Contro il Siena è stata una gara difficile contro una squadra ben organizzata, che è stata concentrata per novanta minuti. Juve sotto-ritmo? Il primo tempo è stato effettivamente un po’ a bassi ritmi, ma ripeto, il merito è soprattutto del Siena che ci ha chiuso gli spazi per 90 minuti, difendendo con 10 uomini dietro la linea della palla. Ci è mancato il guizzo per sbloccare la gara”. Sannino invece culla il prezioso punto guadagnato ai microfoni di RaiSport: “Una bella soddisfazione. A volte il calcio ti lascia sconcertato, altre volte riserva felicità. Oggi abbiamo fatto un punto nello stadio di una grande squadra che, per noi è di vitale importanza. Questo risultato speriamo possa dare l’entusiasmo per affrontare le prossime gare”.