Una tappa fondamentale verso la conquista dello scudetto. Così si presenta la trasferta della Juventus a Palermo, in un campo storicamente impegnativo. Certo non sarà facile per la formazione bianconera giocare al “Barbera”, ma la Juve di quest’anno è molto più convinta, più determinata, pronta a superare tanti ostacoli. Una Juve da battaglia, ad immagine e somiglianza del suo allenatore, Antonio Conte. D’altra parte il Palermo vuole compiere l’impresa, quella di infliggere la prima sconfitta di quest’anno alla Juventus. Match quindi interessante, incerto almeno sulla carta, al di là della superiorità tecnica bianconera. La Juventus in classifica è seconda, con 62 punti, due di ritardo dal Milan. Il Palermo ha 39 punti, e transita nella zona medio alta. Per parlare di quest’incontro abbiamo sentito Michelangelo Rampulla, ex portiere della Juventus. Eccolo in questa intervista in esclusiva a ilsussidiario.net.
Come vede questa partita tra Palermo e Juventus?
Sarà una partita difficile per la Juventus, che incontra una squadra che spesso negli ultimi anni l’ha battuta. Quello di Palermo resta certamente un campo ostico per i bianconeri.
Il Palermo usufruirà della spinta emotiva della vittoria in trasferta a Bologna?
Sicuramente i risultati positivi fanno morale e la vittoria di Bologna è stata importante per il Palermo, che scenderà in campo contro la Juventus molto motivato.
Il Palermo è molto competitivo in casa: quanto può incidere l”effetto Barbera”?
Tanto. Giocare al “Barbera” è uno stimolo molto importante per il Palermo, che in casa ha raccolto molti dei suoi punti in campionato. C’è il sostegno di un pubblico caloroso, che dà la carica giusta al Palermo.
Passando alle formazioni, lcosa pensa della probabile coppia d’attacco Quagliarella -Vucinic?
Il merito di Conte sta nello scegliere sempre gli uomini giusti al momento giusto. E penso che anche questa volta potrebbe avere deciso nel modo più opportuno.
Nel Palermo c’è sempre Miccoli: avrà motivazioni extra contro la Juventus?
Sì, essendo un ex. E’ un ottimo calciatore, che riesce sempre a dare un apporto decisivo per le sorti del Palermo
La trasferta in Sicilia sarà decisiva per il campionato della Juventus?
Decisiva no, ma importante sicuramente per continuare ad inseguire l’obiettivo dello scudetto.
Il Palermo può invece ancora competere per l’Europa League?
Spero di sì, sarebbe un traguardo molto gratificante per la squadra rosanero. Non so se interessi di più ai suoi tifosi raggiungere questo obiettivo, o arrivare prima del Catania. So solo che una competizione di questo genere in Sicilia arricchisce questa regione, proprio in un momento in cui altre squadre come Siracusa e Trapani stanno lottando per venire in serie B. Sarebbe veramente bello vedere due club siciliani in A e due in B la prossima stagione.
Lei per chi tifa?
Sono juventino fin da piccolo, già prima di iniziare la mia carriera calcistica. Poi spesso andavo a vedere il Palermo in serie B. Devo dire che al di là della mia passione bianconera, parteggio per tutte le squadre siciliane.
Che differenza c’è tra l’ambiente della Juventus e quello del Palermo?
Alla Juventus conta vincere, se arrivi secondo è una sconfitta. Poi da questa stagione possiamo trarre altre cose che danno ancora più lustro a questa società, come lo “Juventus Stadium”. Il Palermo ha una grande tifoseria che vuole vedere la sua squadra giocare bene. C’è tanta pressione e tanto calore, che la squadra riceve, per un amore verso questo club veramente incredibile.
(Franco Vittadini)