Poteva essere un gol molto importante, per la sua carriera e per il passaggio del turno ai quarti di finale in Champions League del Milan. Il tiro di M’Baye Niang però è finito contro il palo, per la disperazione di tutti i tifosi rossoneri. Ai quarti di finale ci sarà invece Zlatan Ibrahimovic, con il suo Paris Saint Germain: forse l’attaccante svedese avrebbe fatto la differenza nella partita tra Milan e Barcellona… Per ora però il confronto tra Niang e Ibrahimovic resta improponibile. Il francese sta crescendo, ha 19 anni, è ancora un giocatore in pieno sviluppo. Ibrahimovic è all’apice di una carriera in cui ha dimostrato con i fatti le sue doti di goleador di razza. Ora, mentre le voci di mercato tornano a ronzare attorno a sue presunte nostalgie tricolori, una nuova sfida lo aspetta: vincere con PSG, squadra ricca ma ancora “vergine”. Per un giudizio sui due attaccanti, Mbaye Niang e Zlatan Ibrahimovic, abbiamo contattato un esperto come Pietro Anastasi. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.
Un giudizio su Niang: si può considerare già un campione? Direi di no, ha solo 19 anni e deve crescere ancora. Deve migliorare molto, anche se ci sono tutte le condizioni perchè succeda. Sicuramente il gol sbagliato contro il Barcellona può essere anche dipeso dall’emozione.
Cosa le piace di più di Niang? Devo ancora conoscere a fondo il suo stile di gioco: è arrivato come un centravanti ma finora non ha giocato molto come tale.
Crede che con Ibrahimovic al posto di Niang il destino del Milan al Camp Nou sarebbe stato diverso? Sicuramente Ibrahimovic poteva cambiare il volto della partita, influire di più su questo match. E’ più un uomo squadra rispetto a Niang, che d’altra parte è ancora giovanissimo.
Come si cresce e si fa emergere un campione? Primaditutto dev’essere scelto da un allenatore, poi sta anche a lui sapere cogliere le occasioni giuste per esplodere, per diventare un campione. Deve avere soprattutto la testa per essere un grande giocatore.
Niang potrà essere la spalla ideale di El Shaarawy e Balotelli?
Ha tutte le qualità tecniche e le potenzialità perchè sia così Credo però che la soluzione ideale per il Milan sia fare giocare due di questi attaccanti assieme, non usare il tridente nel reparto offensivo.
Pensa che Ibrahmovic lascerà il PSG per tornare alla Juventus? Non credo, non ci sono le condizioni, penso che la Juventus non potrebbe permettersi di pagargli un ingaggio così alto.
Il PSG potrà diventare il Barcellona del futuro? Diciamo che ci sono i presupposti. Se il club francese continuerà ad acquistare campioni in continuazione e ad arricchire la sua rosa, questo “passaggio di consegne” potrebbe veramente accadere.
Ibrahimovic è attualmente il centravanti più forte al mondo? No, non penso che lo sia. E’ uno dei migliori, ma non è certamente il primo.
(Franco Vittadini)