La partita tra Milan e Gremio Osasco finisce 2-0 per i rossoneri di mister Dolcetti. Le reti nella ripresa: sblocca Comi su rigore al 32′, raddoppio su un autogol del difensore Dias al 36′. Il punteggio nasconde le difficoltà incontrate dal Milan contro un Gremio sorprendente per organizzazione e tasso tecnico medio. Del resto i rigori servono anche per forzare partite come queste: considerate anche le numerose defezioni, il cammino del Milan al Viareggio comincia col piede giusto. Nota storta, gli infortuni di Hottor e Pelè, uscito in barella: non ce n’era proprio bisogno.
Dolcetti deve fare i conti con parecchie assenze eccellenti, vuoi per infortunio (Kingsley Boateng, Valoti, De Sciglio, Ferreira) o per aggregazione al Milan dei grandi (Cristante, Piscitelli). Il 4-3-3 che ne vien fuori accoglie il tridente formato dal canterano Carmona a sostegno della coppia Ganz-Valoti. Il Gremio risponde con un 4-4-1-1 insospettabilmente ben organizzato, con Leo teoricamente a sostegno dell’unica punta Darnley, sosia (solo fisico) di Neymar. I rossoneri approcciano la gara con calma, studiando gli sconosciuti avversari, quasi aspettandone gli errori. Ma colpo di scena: i giovani carioca stanno compatti in campo e non sbavano in difesa. Semmai in attacco: al 13′ Darnley, proprio lui, s’invola solitario nel tu per tu con Narduzzo, ma spreca il destro addosso al portiere. Occasione colossale che il Gremio finirà per pagare. Il Milan prende atto ma reagisce solo in parte: Carmona è l’unico a sporcare il notes delle emozioni. Al 14′ ci prova da fuori area, ma il portiere Maycon (non proprio una sicurezza, a dispetto del nome) para in due tempi. Dieci minuti dopo (24′) l’ex Barcellona spara una punizione dai 30 metri che sembra destinata alla tribuna; forse corretta dal vento, forse intrisa di magia, la traiettoria si abbassa improvvisa piombando sulla traversa, con Maycon che nel dubbio vi si aggrappa con un certo impaccio. I sudamericani intanto studiano trame discrete, che però si bloccano sempre sulla trequarti avversaria in quanto Leo, trequartista designato, arretra spesso in copertura lasciando il simil Neymar al proprio destino farlocco. Per il Milan è sempre Carmona a batter colpo, concludendo di testa sull’esterno della rete dopo un campanile alzatosi in area (45′).
nessuna sostituzione. Il Milan rientra in campo con buon piglio, un po’ più aggressivo. Sembra non bastare: il comprensibile calo fisico non impedisce al Gremio di cullare il pareggio, gestendo la sfera con inaspettata saggezza e senza esporsi troppo, per timor di contropiede. Il primo sussulto della ripresa è di marca brasiliana: al 14′, Lukinha, esterno intrigante ma troppo intermittente, s’accentra bene da destra costeggiando il limite dell’area prima di calciare col sinistro, la palla un po’ strozzata rotola a lato del primo palo. Il Milan attiva Maycon solo dal 19′, quando sul cross di Innocenti dalla destra Comi arcua un bel colpo di testa, che il portiere agguanta con un balzo felino. Al 23′ si riaccende Carmona, che semina avversari arrivando alla conclusione di sinistro dai 22 metri: Maycon non arriva, la palla rimbalza fuori. Poi, al 32′, quando già s’archiviano i primi abbozzi di rammarico, l’episodio: difendendo un pallone spalle alla porta, commi viene agganciato in area da Denilson. Calcio di rigore ineccepibile che lo stesso Comi si premura di realizzare, d’interno basso a destra. Il sole del vantaggio scioglie i brasiliani, che hanno organizzato lo scippo da squadra europea, per poi smarrirsi come ballerine a Rio dopo l’imprevisto. Il raddoppio arriva poco dopo (36′): la punizione da destra di Carmona accende un mischia nell’area piccola; la palla danza sulla linea di porta prima di oltrepassarla, per un tocco di Dias o per la zampata di Speziale (subentrato a Ganz) importa il giusto. Il finale riserva una ghiotta occasione a Prosenik, sbarcato dalla Premier League a Gennaio: l’austriaco la divora sparando il sinistro a fil di palo dopo la fuga solitaria (48′). Non importa: 3 punti al Milan, rimpianti al Gremio, che tuttavia aspettiamo di rivedere all’opera con curiosità.
Il tabellino
Reti: 32′ st Comi (M) rig., 36′ st autogol di Dias (G).
Narduzzo; Baldan, Pelè (30’st Hottor), Ely, Desole; Bertoni, Innocenti, Lora; Carmona; Ganz (22’st Speziale), Comi (37’st Prosenik) (Brunelli, Guzzo, Iotti, Bende Bendè, Piccinotti). All.Dolcetti.
Arbitro: Vesprini di Macerata.
Ammoniti: Carmona (M) e Agnaldo (G) per gioco scorretto.
Espulsi: nessuno.