CALCIOMERCATO – E’ sbarcato all’ultimo giorno di mercato disponibile l’acquisto di punta dell’estate di casa Milan. Stiamo parlando naturalmente di Nigel De Jong, centrocampista ex Manchester City della nazionale olandese. Dopo aver inseguito per tempo il fatidico regista da schierare davanti alla difesa alla fine l’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani, l’ha individuato appunto nel calciatore orange che tanto piaceva anche all’Inter. Sabato sera, contro il Bologna, ha fatto la sua prima apparizione ufficiale in Serie A, uno scampolo di partita in cui ha inciso ben poco a dir la verità, ma dalla sua aveva la scusante di essersi allenato con i nuovi compagni soltanto per poche ore. Un De Jong che potrebbe permettere ad Allegri nuove varianti tattiche. L’allenatore rossonero sembra orientato a disporre gli undici in campo con un 4-3-3, mandando in archivio il vecchio 4-3-1-2 con il centrocampo a rombo il cui vertice era Boateng. Ma attenzione anche alla nuova idea che sta balenando nella mente del mister vice-campione d’Italia, quella relativa ad un 4-2-3-1. Il tutto girerebbe, guarda caso, attorno a De Jong che ha sempre giocato davanti alla difesa ma mai in solitaria. Allegri potrebbe così affiancargli uno a scelta fra capitan Ambrosini e Antonio Nocerino, formando una vera e propria diga come non la si vedeva dai tempi di Rijkaard e Ancelotti, paragone permettendo. Sulla trequarti, invece, potrebbe sfruttare i diversi calciatore offensivi, e nel contempo polivalenti, di stanza a Milanello. Bojan Krkic ed El Shaarawy potrebbero infatti agire larghi sugli esterni supportando il trequartista Boateng, che potrebbe così tornare a giocare dove rende di più, subito dietro all’attacco. Infine, la boa davanti, quel Giampaolo Pazzini che ha già conquistato i cuori dei tifosi rossoneri con la splendida tripletta del Dall’Ara. Un nuovo schema tattico quindi, (come ci ha spiegato in esclusiva anche Ilario Castagner) molto simile al famoso 4-2-3-1 di stampo Mourinhano con il quale lo Special One riportò la Champions League nella Milano nerazzurra e che fu possibile grazie al sacrificio di Samuel Eto’o, costretto a fare l’esterno di sinistra. Come dicevamo, Allegri ha la possibilità di applicare al meglio tale disposizione vista la presenza in squadra dei vari Robinho, Pato, Niang oltre a quelli già indicati sopra. Il Papero, ad esempio, sarebbe perfetto nel 4-2-3-1 sia come esterno largo, su entrambe le fasce, quanto come prima punta. Simile Robinho, che ama partire largo per accentrarsi ma che potrebbe anche stazionare al posto di Boateng.
Una serie di variabili che dovrebbero più che giovare al Milan e soprattutto ad Allegri, spesso costretto a fare a meno di calciatori basilari per via dei continui infortuni.