Continua il dominio di Marc Marquez e della Honda al Sachsenring. Alcuni numeri illuminano in modo chiaro le ultime edizioni del Gran Premio di Germania della MotoGp. Marc si è imposto sul tracciato tedesco per il sesto anno consecutivo: nel 2010 vinse in 125, poi passa in Moto2 e vince pure nel 2011 e 2012; non cambia nulla nemmeno con il passaggio alla classe regina, tris in MotoGp nel 2013, 2014 e 2015. Sei vittorie consecutive anche per la Honda in MotoGp, perché dal 2010 al 2012 aveva fatto tris Dani Pedrosa, che con il secondo posto ha completato la prima doppietta stagionale della Hrc. Sapete da quando la Honda non conquistava primo e secondo posto? Proprio dal Sachsenring 2014. Per completare il dominio, Marquez ha ottenuto vittoria, pole position e giro più veloce, un hat-trick che gli era riuscito anche negli scorsi due anni al Sachsenring. Numero che danno più valore anche al terzo posto di Valentino Rossi: il Dottore è stato il primo dei terrestri in Sassonia…
Vincendo al Sachsenring il Gran Premio di Germania della MotoGp ha spezzato un digiuno lungo tre mesi in una stagione molto difficile per il campione del Mondo in carica, eppure rientrando ai box ha esclamato: “Che noia!”. Poi ha spiegato il perché: “Nei primi giri ho pensato di stare con gli altri, ma quando Jorge ha cominciato a soffrire ho capito che la battaglia fra lui, Valentino e Dani mi avrebbe aiutato a scappare. Poi si è trattato solo di gestire”. Insomma, quasi troppo facile anche se quest’anno non è certo il caso di fare gli schizzinosi. La rimonta per il titolo è possibile? Marc risponde così: “E’ come comprare un biglietto della lotteria. Difficile, ma se non lo hai non vinci di sicuro. E io lo compro”.
Terzo posto prezioso per Valentino Rossi al Sachsenring, nel Gran Premio di Germania della MotoGp. Prezioso perché Valentino è arrivato davanti a Jorge Lorenzo, così ora il vantaggio nella classifica del Mondiale è di 13 punti nei confronti del compagno di squadra, ma prezioso anche perché il Dottore di Tavullia se l’è vista brutta al terzo giro, quando ha rischiato di cadere: “Che spavento, la mia moto è stata brava a ritrovare il grip”, ha potuto scherzare Rossi dopo la gara. Un passetto in avanti per il decimo titolo iridato, anche se la vittoria di Marc Marquez lo fa tornare in corsa, terzo incomodo alle spalle dei due piloti Yamaha: “Dovevo stare davanti a Lorenzo e ci sono riuscito. Occhio però a Marquez, non dobbiamo assolutamente sottovalutarlo per il Mondiale”. Sulla gara: “Mi sono divertito nel duello con Jorge, è stato importante per la lotta psicologica con lui. Pedrosa invece ha cambiato ritmo nel finale, comunque posso dire di aver fatto il massimo, visto che qui non eravamo al livello della Honda”.
Nel Gran Premio di Germania della MotoGP tutto come previsto per quanto riguarda la prima posizione che è stata appannaggio di Marc Marquez che ha ribadito in gara la sua superiorità che era già apparsa lampante durante le prove libere e le qualifiche. Sulla pista tedesca ci si attendeva una battaglia serrata per gli altri posti sul podio, ed alla fine la piazza d’onore è stata occupata dall’altro spagnolo, nonchè compagno di squadra del campione del mondo in carica, Dani Pedrosa. Ad interrompere la sequenza degli spagnoli, che avevano anche occupato tutta la prima fina in partenza, ci ha pensato Valentino Rossi, che con un’ottima gara si è piazzato terzo, guadagnando altri punti per la classifica del mondiale su Jorge Lorenzo. La doppietta della Honda, che al Sachsenring ha sempre ottenuto ottime prestazioni, non sorprende, anche se Pedrosa ha comunque dovuto lottare con un Valentino Rossi che non ha mollato sino alla fine. Meno incisiva la corsa delle due Ducati, che sembrano nel pieno di una involuzione, dopo le ottime cose dimostrate ad inizio stagione, e che si trovavano oltretutto alle prese con un tracciato sul quale il loro “super” motore non poteva fare la differenza. Andrea Iannone si è preso un buon quinto posto, mentre Dovizioso ha avuto sfortuna cadendo a circa metà gara e dovendosi ritirare. A salvare i colori della casa italiana ci ha pensato Danilo Petrucci, che con la Ducati della Pramac ha conquistato il nono posto all’arrivo. Il pilota di Tavullia di fatto, sapendo di non poter contrastare le Honda, ha pensato in massima parte alla marcatura di Jorge Lorenzo, suo diretto rivale nel mondiale, e dopo una partenza sparata dello spagnolo che lo aveva fatto temere il peggio, con il proseguire della gara si è portato davanti controllando con tranquillità la corsa del rivale. Al via, come detto, si registra una grande partenza da parte di Lorenzo che si mette sull’esterno e sulla prima curva riesce a passare sia Marquez, che Pedrosa, che si era portato invece all’interno e cercava di superare il suo compagno di squadra. Rossi parte in quinta posizione, dietro alla Ducati di Iannone. Dopo due curve Marquez passa Pedrosa e si mette nella scia di Lorenzo, così che quando Rossi passa Iannone, e si mette dietro alle due Honda, Marquez e Pedrosa sembrano in un “panino” tra le due Yamaha.
Mentre un giro dopo l’altro Lorenzo sembra calare il suo ritmo, dietro si va più forte e Rossi si permette anche di abbassare il record della pista sul giro in gara, che risaliva al 2011, record che successivamente sarà battuto da Lorenzo. La lotta per la prima posizione vede Marquez recuperare velocemente e passare davanti a Lorenzo, allungando subito, mentre dietro Rossi fa lo stesso con Pedrosa, e si mette subito in caccia del suo compagno di squadra. Quando si sta percorrendo il settimo dei trenta giro della gara, Valentino Rossi porta il suo primo attacco al maiorchino, ma Lorenzo lo ripassa subito e si assiste ad un bellissimo corpo a corpo fino a quando nel giro successivo Rossi mette a segno l’affondo decisivo portandosi in seconda posizione anche se già distaccato da Marquez di 1 secondo e mezzo. Anche l’italiano scappa e Lorenzo viene messo nel mirino da Dani Pedrosa, che lo passa all’undicesimo giro, aumentando il suo distacco da Rossi. Mentre Marquez vola indisturbato davanti a suon di giri veloci, dietro Pedrosa si riavvicina costantemente al pilota di Tavullia e fa vedere di poterlo attaccare. Lo spagnolo dimostra di avere un buon passo e soprattutto un buon “feeling” con la sua moto, cosa che in altre occasioni non era accaduta. Al 17esimo giro Pedrosa sorpassa Rossi, il quale però non molla e si mantiene sempre vicino, con un distacco nell’ambito tra 4 e 8 decimi di secondo. Con le gomme che iniziano a degradarsi, il ritmo di tutti cala, ma la lotta più ravvicinata rimane quella tra Pedrosa e Valentino, con l’italiano capace di portarsi anche a 2 soli decimi dallo spagnolo, ed anche di tentare un attacco. Poi negli ultimi giri, mentre Lorenzo rallenta vistosamente, Pedrosa fa vedere la superiorità della sua moto ed in pochi chilometri rimette 1 secondo di distacco tra lui e Rossi chiudendo di fatto la partita per il secondo posto. Nella classifica del GP di Germania al quinto posto troviamo Bradley Smith, seguito da Cal Crutchlow e Yonni Hernandez. Nella classifica generale della MotoGp ora Rossi ha 13 punti di vantaggio su Lorenzo, mentre con i 25 conquistati con la vittoria in Germania, Marc Marquez si avvicina a soli 4 da Andrea Iannone, che resta terzo con la sua Ducati. Pedrosa, che ha ottenuto punti nelle ultime 4 gare, con i 20 punti del Sachsenring fa un bel passo in avanti arrivando al settimo posto. Bradley Smith si porta invece in sesta posizione raggiungendo Dovizioso, oggi senza punti all’attivo causa caduta. Il Motomondiale si prende ora un po’ di riposo, visto che il prossimo GP, in programma sulla pista statunitense di Indianapolis, si correrà il 9 agosto. Nelle dichiarazioni del dopogara il vincitore ha detto di essersi sentito in sintonia con la sua moto fin dalle prime prove libere e che questa sensazione lo ha accompagnato per tutte le prove e durante la gara, ed ha continuato dicendo che è comunque necessario migliorare ulteriormente per quanto riguarda la messa a punto. Marquez nonostante l’ampio svantaggio nei confronti delle due Yamaha non ha comunque perso la speranza di lottare per il titolo, specialmente se potrà contare su un compagno di squadra capace di togliere punti agli avversari come ha fatto in Germania. Dani Pedrosa ha ammesso che all’inizio la sua gara è stata difficile, ma di avere preso maggiore confidenza man mano che passavano i giri, e dopo aver passato sia Lorenzo che Rossi, ha tenuto molto bene la sua posizione, non sentendo nemmeno la pressione del pilota italiano, che in altre occasioni lo aveva portato a commettere degli errori. Valentino Rossi, ancora una volta sul podio e capace di incrementare il suo vantaggio su Lorenzo, ha detto di aver provato fino al termine a giocarsi la seconda posizione con Pedrosa, ma che lo spagnolo aveva qualcosa in più e che la terza posizione davanti a Lorenzo è comunque soddisfacente.