CALCIOMERCATO NAPOLI – Il Napoli sta iniziando a guardarsi attorno in cerca di un possibile sostituto di Marek Hamsik. Il talento argentino in forza ai rosanero e alla nazionale albiceleste, Javier Pastore, secondo i maggiori esperti, sarebbe l’acquisto più indicato per l’obiettivo di cui sopra. Se è vero che per il Flaco Zamparini chiede circa 50 milioni di euro è vero anche che De Laurentiis potrebbe ottenere gran parte di tale compenso dalla cessione di Marekiaro, in partenza verso Milano. Nella giornata di ieri ha parlato Maurizio Zamparini, presidente dei siciliani, che ha di fatto aperto ad un passaggio del pupillo argentino al San Paolo: «De Laurentiis dice che per Hamsik deve arrivare una proposta indecente? Anche io la penso così, per lasciar partire Pastore aspetto una grande offerta; al Milan non credo, Berlusconi non ha molti soldi, gli piacciono magari più le belle ragazze che i calciatori. Scambio Pastore-Hamsik? Javier costa troppo, ma se De Laurentiss lo vuole… Domani comunque ci vediamo in Lega. Questi due calciatori hanno caratteristiche differenti, Hamsik è anche un uomo di grande qualità e credo miri ad un aumento di stipendio. E Napoli è diecimila volte meglio del Milan, come squadra e come città. È tutta questione di soldi, come forse qualche mese fa per Mazzarri». Intanto spunta un’ipotesi affascinante, ma forse irreale, sul taccuino di mercato dei dirigenti napoletani. Il noto agente Enrico Fedele avrebbe infatti consigliato il nome di una superstar: «È il momento giusto per cedere Hamsik – dice il procuratore intervenendo a Radio Goal, programma in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss – che da tempo fa dichiarazioni ambigue. Ha qualità ma anche discontinuità, è sempre venuto meno nelle partite importanti e quindi non è ancora un top player. Se il Milan lo paga da top player ben venga la sua cessione, con l’importo ricevuto da reinvestire su un altro giocatore di primissimo piano: l’idea che mi balena per la testa è prendere Kakà in prestito, con buona parte dell’ingaggio pagato dal suo club d’appartenenza. Altre operazioni in passato sono state condotte su questa falsariga, potrebbe essere un’ottima soluzione anche per il rilancio del calciatore». L’idea Kakà è destinata però a rimanere tale per svariate ragioni.
Prima di tutto, se mai il brasiliano dovesse tornare in Italia, lo farà solo ed esclusivamente indossando i colori del Milan. Secondariamente, se il cartellino sembrerebbe abbordabile, bisognerebbe fare i salti mortali per offrire uno stipendio che sfiori soltanto lontanamente le richieste dell’ex 22 rossonero.