Una maschera da leone sul volto e la maglia numero 88, che lascia pochi dubbi ai numerosi tifosi e giornalisti presenti sulla nave – sulla quale il Napoli ha presentato oggi le maglie per la nuova stagione – sull’identità del mister X azzurro: Gokhan Inler è ufficialmente un giocatore del Napoli. Un boato accoglie il ragazzo al momento di svelare il proprio volto: abbronzato, sorridente e rilassato, dopo una telenovela di calciomercato che l’ha visto protagonista per mesi e mesi. Sul ragazzo svizzero si sono sprecati fiumi d’inchiostro: l’interesse della Juventus, le difficoltà nel trovare l’accordo economico con De Laurentiis, il problema legato ai diritti d’immagine e la diffidenza nel trasferirsi a Napoli: tutto risolto, finalmente, proprio sul traguardo. La notizia era trapelata sin dalla mattinata: Inler sarebbe stato avvistato a bordo della nave in compagnia dei massimi dirigenti partenopei, per una doppia presentazione: maglia 2011/2012 (quella della Champions League) e centrocampista di valore assoluto. Una doppietta niente male. Eppure sino all’ultimo istante De Laurentiis aveva detto che “A costo di restare impopolare ho deciso di rifiutare il giocatore. Chi viene qui deve amare il Napoli. L’ho rimandato via dopo che non ha firmato una carta”: un bluff dialettico interrotto dalla comparsa sulla scena del ragazzo in maschera. Inler ha poi risposto alle domande dei cronisti, dicendosi voglioso di cominciare la nuova avventura per provare a vincere tutti i trofei possibili. La scelta di approdare a Napoli non è stata semplice, ma il ragazzo dichiara sicuro: “Napoli è una piazza che ho scelto tanto tempo fa”.
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Le prime parole di Inler sono quindi tutte orientate al futuro, che pare delinearsi roseo all’orizzonte. Inler e Napoli: insieme per vincere, soprattutto se Hamsik e Lavezzi dovessero davvero convincersi della bontà del progetto partenopeo e decidere di restare per contribuire alla conquista dei titoli. Il Napoli ha trovato l’uomo d’ordine che cercava: dare continuità ad una campionato straordinario non pare più un’impresa impossibile.