Il Napoli è al bivio della sua stagione: l’impegno di questa sera contro il Viktoria Plzen (andata dei sedicesimi di finale di Europa League) ci dirà di più sulle reali ambizioni della squadra allenata da Walter Mazzarri, che finora ha dimostrato di tenere più al campionato che alla coppa ma arrivata a questo punto non può più nascondersi e deve puntare ad entrambe le competizioni se vuole rafforzare la sua posizione in campo internazionale. L’obiettivo dichiarato è quello di tornare a giocare la Champions League, ma l’urna è stata clemente e gli ottavi di finale sono raggiungibili, magari provando a chiudere il discorso qualificazione già stasera al San Paolo (si gioca su gare di andata e ritorno). Attenzione però alla formazione ceca, che da qualche stagione è sempre presente nelle coppe europee e lo scorso anno ha giocato un buon girone di Champions League, arrivando primo quest’anno nel suo raggruppamento. Naturalmente non dovrebbe esserci confronto, ma abbiamo già visto come le sorprese siano sempre dietro l’angolo. Non ci sono scontri diretti tra Napoli e Viktoria Plzen nelle coppe europee: la partita di questa sera sarà una prima assoluta. I partenopei hanno un solo precedente contro formazioni ceche: hanno passato il turno ma sono passati diversi anni, stiamo parlando del 1974 e nella gara giocata a Ostrava finì 1-1. Il Viktoria Plzen, per contro, solo una volta ha incrociato una formazione italiana: è successo lo scorso anno e nella partita di Praga terminò 1-1. C’è un calciatore italiano che in passato ha giocato nel Napoli: si tratta dell’esterno sinistro Marek Jankulovski, che in maglia partenopea giocò le prime stagioni in Italia (due), rimanendo poi in serie A per altri nove anni e diventando un veterano del nostro campionato. Tra i cechi più famosi in Italia ricordiamo ovviamente Pavel Nedved, Tomas Ujfalusi e Zdenek Grygera. Proprio Pavel Nedved è passato dal Viktoria Plzen dove ha giocato quattro stagioni nelle formazioni giovanili; l’altro giocatore celebre ad aver indossato questa maglia è Petr Cech, che addirittura ha fatto tutta la trafila in rossoblu (tra il 1989 e il 1999). Nessun calciatore italiano invece ha mai giocato in Repubblica Ceca, ma una formazione di questo Paese ha fatto comunque storia in Italia: si tratta del Dukla Praga che, quando ancora giocava sotto la bandiera della Cecoslovacchia, ha vinto per ben sei volte il Torneo di Viareggio, dimostrando quindi di essere un ottimo vivaio.
L’Europa League del Napoli non era iniziata affatto bene. L’esordio vincente contro l’AIK Solna (4-0 con l’unica partita di Edu Vargas da ricordare) aveva ingannato tutti gli addetti ai lavori, perchè poi le seconde linee sono cadute in Olanda contro il PSV Eindhoven e in Ucraina contro il sorprendente ma ambizioso e ricco Dnipro. Con la qualificazione a rischio, Mazzarri ha dovuto rivedere i suoi programmi: meno turnover e Cavani in campo per provare a raddrizzare la situazione. La squadra ha reagito: ha vinto contro gli ucraini al San Paolo (rimontando) con poker del Matador e poi è andato a espugnare il Rasundastadion che apriva i suoi battenti per l’ultima volta. La sconfitta casalinga contro il PSV non ha intaccato la qualificazione, anche se il primo posto nel girone era ormai compromesso. Fuori casa il Napoli ha vinto una partita e ne ha perse due; sono tre i gol realizzati e sette quelli subiti. E’ chiaro che la difesa va registrata: le riserve hanno deluso. I partenopei hanno però il capocannoniere del torneo: Cavani ha segnato sette gol, tra l’altro sui 12 totali della squadra. Tre li ha realizzati Edu Vargas, due sono di Dzemaili: rimane forse questo il limite di una squadra che ha mandato in gol solo tre giocatori.
A sorpresa, il Viktoria Plzen ha vinto il suo girone, il B nel quale c’era anche l’Atletico Madrid, campione in carica. I cechi già lo scorso anno avevano dimostrato di essere una buona formazione, costringendo il Milan al pareggio (2-2) e “retrocedendo” in Europa League a scapito del più esperto Bate Borisov. In questa stagione il cammino europeo è iniziato con il 3-0 rifilato all’Academica Coimbra, poi la sconfitta contro l’Atletico Madrid che però è rimasto l’unico passo falso: il 4-0 all’Hapoel Tel Aviv ha rimesso a posto le cose, il 2-1 in Israele ha di fatto sancito la qualificazione poi presa con il pareggio in terra lusitana. Il capolavoro è arrivato all’ultima partita: contro i colchoneros è arrivata la vittoria per 1-0 che ha portato il primo posto nel girone e la possibilità di evitare squadre insidiose come quelle che sono arrivate dalla Champions League. Attenzione al rendimento casalingo del Viktoria Plzen: tre vittorie con otto gol segnati e nessuno subito. Per questo sarà importante per il Napoli centrare un risultato di prestigio questa sera, perchè al Pizne l’atmosfera sarà rovente e non sarà per niente facile uscire con un pareggio o una vittoria dalla Repubblica Ceca.
Ci aspettiamo un Napoli arrembante da subito: Cavani giocherà, lo ha detto Mazzarri facendo riferimento al fatto che ci sia bisogno dei migliori in campo per superare il turno. Ci auguriamo che i partenopei centrino la vittoria e chiudano già il discorso qualificazione, per non avere problemi al ritorno. Non resta che dare la parola al campo e vedere come andrà a finire: Napoli-Viktoria Plzen sta per cominciare…
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