Come conservare i farmaci con l’arrivo del gran caldo e delle vacanze? Un quesito che molti italiani si stanno ponendo in queste ore e al quale i farmacisti hanno provato a dare una risposta, partendo da un dato di fatto: qualsiasi medicinale va tenuto in luogo fresco e asciutto, senza essere esposto a fonti dirette di calore, né a temperature superiori ai 30°C. Inoltre, se si affronta un viaggio in automobile, è bene non lasciare nel bagagliaio i farmaci, ma nell’abitacolo, in quanto la lamiera amplifica il calore e questo potrebbe alterare il principio attivo del medicinale.
“Quando fa molto caldo – ha spiegato il segretario di Federfarma, Roberto Tobia, all’ANSA – oltre alla data di scadenza, va tenuta in conto la temperatura di conservazione dei farmaci, che non dovrebbe superare i 25 gradi. Inoltre, è buona regola non portare i farmaci in borsa in spiaggia né lasciarli in auto al sole, ma tenerli in camera”. Sconsigliato anche lasciarli a casa o in albergo accanto a elettrodomestici in grado di produrre calore, come ad esempio il frigorifero o il forno.
COME CONSERVARE I FARMACI CON IL CALDO? “VALUTARE I CAMBI DI COLORE E DI CONSISTENZA”
Tobia ha quindi rivelato che “sarebbe opportuno, in qualsiasi caso, prima d’ingerire i farmaci, valutare che non vi sia stato un cambio di colore o di consistenza”. Queste regole valgono per tutti i medicinali, anche per i test fai da te, inclusi quelli per il Covid-19, ma alcune categorie di medicinali sono “più soggetti a deperibilità, come i medicinali per il diabete, l’epilessia, gli anticoagulanti e gli antipertensivi”, hanno chiarito da Federfarma. È fondamentale conservare accuratamente anche colliri e antibiotici, i quali, una volta aperti, hanno una durata estremamente ridotta e subiscono facilmente alterazioni, tanto da dover essere conservati all’interno del frigorifero.
Infine, Tobia ha lanciato un avvertimento a tutti coloro che si recano in vacanza: “Attenzione a esporsi al sole nel caso si assumano farmaci come cortisonici, antinfiammatori non steroidei o antibiotici, perché possono provocare dermatiti, eczemi o macchie sulla pelle”.