Carla e Penelope sono rispettivamente compagna e figlia di Gianna Nannini, la rocker al centro della puntata speciale di Techetechetè in onda oggi, venerdì 28 agosto 2020 su Raiuno. Ribelle e sfornata sul palcoscenico, la Nannini ha sempre preferito mantenere un profilo basso dal punto di vista della sua vita privata senza mai sbandierare ai sette venti il suo grande amore per la compagna. Un amore che ha tenuto ben lontano dai riflettori del mondo dello spettacolo e del gossip e stessa sorta anche per la piccola figlia Penelope fortemente voluta nella sua vita. Parlando proprio della compagna Carla, la Nannini in una delle poche interviste rilasciate in cui ne ha parlato v: “Di lei ho totale fiducia”. Una fiducia che le vede complici, amiche e compagne di vita e musica da circa quarant’anni. Un amore che non ha bisogno di etichette, classificazioni o altro, ma che la coppia ha voluto celebrare con un semplicissimo rito civile tenutosi in Inghilterra dove la Nannini da anni vive.
Gianna Nannini: “in Inghilterra per Carla e Penelope”
Su Carla, la compagna di Gianna Nannini non è dato sapere di più se non che è “il vero nucleo familiare di cui posso davvero fidarmi” come ha precisato la Nannini. Nulla si sa sulla sua vita privata e professionale, ma una cosa è certa: Carla è diventata nel corso di quest’anni un pilastro importantissimo nella vita della rocker italiana. “A Londra vivo da tempo – ha detto tempo fa la Gianna Nazionale – . Sono anarchica, non credo al matrimonio. Ma conosco Carla da quarant’anni, e ho in lei totale fiducia. Se non ci fosse Penelope, mia figlia, non avrei mai fatto questo passo. Ma se mi succede qualcosa, Penelope per la legge italiana non avrebbe nessuno. In Inghilterra Carla la può adottare”. Non è un caso, infatti, che la Nannini abbia deciso di trasferirsi in Inghilterra dopo la nascita di Penelope che oggi ha quasi dieci anni visto che nel Regno Unito esistono delle leggi che la tutelano: “non ci sono leggi in Italia che mi garantiscono cosa succederebbe a Penelope se me ne andassi in cielo. Quindi me ne vado in Inghilterra dove sono rispettata nei miei diritti umani di mamma”.