Esce oggi nelle librerie italiane l’ultimo libro dello scrittore, autore e conduttore tv Carlo Lucarelli. Si chiama “L’incredibile, prima di colazione” ed è una raccolta di quaranta storie, collocate temporalmente dall’ottocento ai giorni nostri, dedicate ognuna ad un personaggio come Nino Bixio, Majorana, Franca Viola, fra leggenda e realtà. “Parto da un mistero e inizio a svelare le mie carte ma senza dire tutto. Si parte sempre da un colpo a sorpresa pescando nella metà oscura della nostra realtà”, racconta lo stesso scrittore in un’intervista concessa quest’oggi al quotidiano Il Messaggero. Lucarelli ha voluto raccontare tante storie, a volte inedite e senza dubbio curioso, anche perchè vi è la tendenza a dimenticare fin troppo facilmente: “Agli italiani interessa scoprire la verità sui misteri di Stato ne sono convinto. E questa voglia magari produrrà anche un cambiamento di mentalità politica. Ma oggi siamo ancora quel paese lì che tende a dimenticare le cose con troppa facilità. Italiani brava gente”.
CARLO LUCARELLI: “MONTANELLI? FATTE COSE ABERRANTI MA…”
Si è parlato anche del recente atto di vandalismo ai danni della statua del grande Indro Montanelli, imbrattata con della vernice rossa: “Comprò una sposa dodicenne, una storia aberrante, ma non vorrei che la sua statua fosse rimossa”. E a riguardo sottolinea: “Anzichè distruggere perchè non affiancargli una statua per la sposa bambina? Vorrei anche una targa vicino alla statua di Montanelli per contestualizzare e raccontare a 360gradi”. E sull’emergenza coronavirus, da cui l’Italia ne sta uscendo a questi giorni, Lucarelli spiega: “Non credo che l’emergenza sia stata gestita male ma ci sono tanti lati oscuri in questa vicenda. Vorrei capire chi c’ha lucrato e come mai in Lombardia c’è stato tutto quel macello. Mi aspetto una risposta politica e scientifica soddisfacente”. E a proposito dell’epidemia, Lucarelli non disdegna il governatore della regione Emilia Romagna, Bonaccini: “Guardo a lui con curiosità – spiega – anche grazie alla sua gestione trasparente della pandemia”.