Nel corso di “Iceberg Lombardia”, trasmissione di “Antenna 3” condotta da Marco Oliva, si è tornati a parlare della morte di Carmela Fabozzi, la 73enne vittima dell’omicidio di Malnate (Varese), per il quale non si è ancora addivenuti all’individuazione di un potenziale colpevole. Al momento, in base a quanto appreso dagli accertamenti autoptici, si sa solo che la donna è stata raggiunta da due colpi alla testa, sferrati con forza e servendosi di un oggetto contundente.
La pensionata, vedova, è stata uccisa nella sua casa di ringhiera di Malnate e il corpo di Carmela Fabozzi è stato scoperto alle 19 dal figlio Angelo, il quale – stando alle testimonianze dei vicini – si sarebbe messo a urlare dal dolore, domandando alla madre esanime perché si fosse comportata così, probabilmente ipotizzando un gesto anticonservativo da parte della donna. L’autopsia ha confermato che l’assassinio è avvenuto qualche ora prima rispetto al ritrovamento del cadavere.
CARMELA FABOZZI E IL GIALLO DELLE MOLLETTE
Stando a quanto asserito dall’inviato di “Iceberg Lombardia”, un vicino di casa di Carmela Fabozzi avrebbe riferito alle forze dell’ordine di avere visto una persona cercare insistentemente la pensionata nelle 24 ore precedenti al delitto. Intanto, i carabinieri hanno prelevato tracce di Dna nell’abitazione, nella quale sono tornati due volte in questi giorni. Sempre i dirimpettai hanno affermato che la donna soleva lasciare la porta di casa aperta per favorire il ricircolo d’aria e, quando stendeva i panni, li portava dapprima dentro casa e poi ritirava le mollette in un secondo momento. Questa volta, però, sono rimaste lì, appese ai fili da stendere. L’assassino deve essere arrivato proprio in quel momento e deve averla colpita senza lasciarle scampo.
Maria Irene Bellifemine, sindaco di Malnate, ha commentato: “Noi abbiamo videocamere sparse in città, nel centro storico, all’ingresso dei varchi, quindi tutto ciò che noi potremo fornire come immagini per aiutare gli investigatori, lo forniremo. C’è piena collaborazione”. Manca peraltro all’appello il telefono cellulare di Carmela Fabozzi.