Sono stati assolti Andrea Cassinelli e Tommaso Dotti, compagni di Arianna Fontana, accusati di avere fatto cadere intenzionalmente la stessa atleta, durante un allenamento a Courmayeuer nel 2019. Per Cassinelli, come riferisce il Corriere della Sera, l’assoluzione è giunta “per non aver commesso il fatto”, mentre per Dotti perché “il fatto non costituisce violazione regolamentare”. Il quotidiano di via Solferino segnala come la decisione sia giunta in primo grado da parte del tribunale federale della Federghiaccio, riguardante appunto il caso della campionessa di short track, l’atleta più medagliata alle Olimpiadi della storia dell’atleta.
Per i due imputati si tratta della fine di un incubo, ma non si risana la rottura totale fra Arianna Fontana e la Federazione e la Nazionale di short track, tenendo conto che la stessa non tocca più il ghiaccio da Pechino. Dopo tre udienze, due spese sentendo i testimoni, fra cui alcuni in collegamento dal Canada, sono giunte nella giornata di ieri le conclusioni degli avvocati alla Federghiaccio, e quindi la richiesta del Procuratore federale Fisg, Marco Cozzi, a fianco del Procuratore Coni Alessandra Flamminii Minuto, ovvero, due mesi di squalifica per Dotti e Cassinelli, ma il collegio dei tre giudici tutte donne, riunito in camera di consiglio, ha emesso un altro verdetto, l’assoluzione per entrambi.
CASO ARIANNA FONTANA, ASSOLTI DOTTI E CASSINELLI: COSA FARÀ ORA L’ATLETA?
Il Corriere della Sera così come tutto il mondo dello sport, si domanda ora quale sarà il futuro di Arianna Fontana, e al momento non vi è alcuna certezza. Non è da escludere che la stessa non torni più sul ghiaccio, o magari potrebbe cercare di darsi forza, superando questo momento per lei da incubo, e iniziare ad allenarsi in vista del mondiale di Rotterdam.
Del resto la stessa ha detto, subito dopo la sentenza: «Sono due anni che mi sto facendo un mazzo così per esserci…», di conseguenza la forma fisica c’è, ora bisognerà capire se ci sarà anche la testa. La pattinatrice italiana sarebbe fondamentale da recuperare anche in vista delle olimpiadi invernali del 2026 che si terranno in Italia, dislocate fra Milano e Cortina: per lei sarebbe la sesta Olimpiade in carriera dopo aver debuttato tra l’altro in casa, a Torino nel 2006. Si chiuderebbe alla meraviglia il cerchio.