Caso Paragon, inchiesta Copasir sullo spionaggio attivisti Mediterranea: "Intercettazioni autorizzate dal governo Conte nel 2019"

Caso Paragon, si è conclusa l’inchiesta del Copasir, il comitato di controllo dei servizi segreti, in merito alle attività di spionaggio dei membri dell’Ong Mediterranea e di giornalisti, in particolare denunciata da Luca Casarini, Beppe Caccia e dal direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato. Dopo verifiche ed accertamenti, dal rapporto ufficiale, emerge che effettivamente le intercettazioni erano state autorizzate dal presidente del consiglio pro tempore, in due momenti differenti, nel 2019 e nel 2020. Quindi nel periodo del governo Conte bis, a guida M5S e Pd.



Entrambe le raccolte di informazioni inoltre, come spiega il documento, sono state richieste a carico degli attivisti per il salvataggio di migranti Casarini, Caccia e David Yambio, escludendo il giornalista Cancellato, che: “Non è stato sottoposto ad attività intercettive da parte dei servizi per la sicurezza italiani“. Inoltre, dalle verifiche effettuate risulta che lo strumento utilizzato per tale monitoraggio è lo spyware Graphite, software in uso nel settore militare che permette lo scambio di dati dai telefoni nel quale viene installato, comprese le registrazioni da microfono ambientale ed il contenuto dei messaggi criptati.



Caso Paragon, relazione Copasir conferma: “Intercettati attivisti Ong Mediterranea su richiesta di Giuseppe Conte”

Rapporto del Copasir sul caso Paragon, dopo accertamenti svolti in seguito alle denunce per dossieraggio presentate dagli attivisti di Mediterranea, si è conclusa la verifica delle attività di intercettazioni da parte dei Servizi, con una conferma per quanto riguarda Luca Casarini,  Beppe Caccia e David Yambio. Nonostante le accuse degli attivisti e dei giornalisti si siano concentrate sul governo attuale però, nella relazione del comitato si conferma che tale operazione venne svolta su richiesta diretta dell’ex premier con delega ai servizi Giuseppe Conte, nel 2019 e 2020, proseguita poi fino al 2024 ed entrambe furono autorizzate anche dalla procura generale della Corte d’Appello di Roma.



Mentre si esclude lo spionaggio da parte degli 007 italiani nei confronti del direttore di Fanpage Cancellato e del cappellano della nave di salvataggio migranti don Mattia Ferrari. L’istruttoria inoltre, come ha sottolineato lo stesso Copasir, ha fatto riemergere l’esigenza di affrontare nuovamente la questione della riservatezza di tali indagini legittime, per questo motivo l’ente ha fatto appello al governo al fine di adottare tutte le misure necessarie ad evitare il disvelamento di tali operazioni.