Charles Aznavour rivive a Techetechetè su Rai1: lo chansonnier che ha fatto sognare non solo la Francia, ma il resto del mondo con le sue canzoni
Charles Aznavour protagonista di Techetechetè
Charles Aznavour rivive nella puntata di Techetechetè in onda oggi, venerdì 24 luglio 2020, in onda su Rai1. Lo chansonnier che ha fatto sognare non solo la Francia, ma il resto del mondo con le sue canzoni è scomparso da quasi due anni, ma la sua musica vivrà in eterno. La carriera di Aznavour è stata inarrestabile: 1.200 canzoni e 294 album lanciati sul mercato per una vendita complessiva che supera i 300 milioni di dischi venduti. Non solo chansonnier, ma anche attore di successo: ben 80 sono i film in cui ha recitato, anche se la musica è stata sempre la sua vita. Artista unico, Aznavour ha portato le sue canzoni in giro per il mondo celebrando 70 anni di carriera e facendo concerti in giro per il mondo: da Amsterdam a Dubai, da Praga a Tokyo, da Monaco a Roma. “Fai della tua vita un’avventura, sorprendi gli uomini e le donne intorno a te, con umiltà, gentilezza, semplicità” questo era il motto di Chahnourh Varinag Aznavourian, (questo il vero nome all’anagrafe) che ha scritto canzoni senza tempo come “La Boheme”, “”Et moi dans mon coin”, “Tous les visages de l’amour”, “Non, je n’ai rien oublié”, “Le cabotin” fino al grande successo mondiale di “She” interpretato anche nella versione italiana “Lei” dalla voce di Laura Pausini con cui ha duettato nel brano “Paris au mois d’août”. L’artista poco prima di morire dichiarò a La Repubblica: “continuo a cantare e a scrivere canzoni perché per me andare in pensione significherebbe imboccare la porta verso la morte” – precisando “io però non ne ho ancora nessuna voglia”.
Charles Aznavour: “non immaginavo di arrivare a tanto. Mi è andata bene”
Cantautore, attore e diplomatico francese, Charles Aznavour ha segnato la storia della musica mondiale. Un successo straordinario che lo chansonnier francese ha sintetizzato così durante una delle ultime interviste rilasciate a Vanity Fair (data 01 ottobre 2018): “non posso negarlo. Ho tre lauree honoris causa da tre grandi università, io che ho smesso di studiare da bambino. Ho stretto la mano a non so quanti presidenti e re. In ogni Paese in cui vado, la prima cosa che fanno è portarmi dal Capo di Stato e appuntarmi una medaglia. Ho tante di quelle onorificenze che potrei farne un monumento”. Proprio così, Aznavour scomparso all’età di 94 anni nella sua casa delle Alpilles, nel sud della Francia, è stato uno degli artisti francesi di maggior successo di sempre e come tutti i più grandi è partito da zero. “A nove anni cantavo già nei locali, ho poi smesso di andare a scuola e da allora non sono rimasto un giorno senza lavorare. Eravamo poveri ma non abbiamo mai fatto la fame” ha dichiarato l’artista precisando – “tutti quelli che vengono dalla povertà hanno dei sogni. Io sognavo la Rolls, le barche, le grandi case”. Aznavour poco prima di morire parlando proprio del suo successo disse: “non immaginavo di arrivare a tanto. Mi è andata bene” concludendo con un’altra massima “sono unico, siamo tutti unici”.