Charles Leclerc si racconta. Il pilota Ferrari fa il punto dopo i test, parla di Senna e dei rivali di oggi, racconta la famiglia e il suo amico Jules Bianchi...
CHARLES LECLERC RACCONTA: IL MITO SENNA, I RIVALI E LA FERRARI
Charles Leclerc ha ereditato dal padre anche la passione per Ayrton Senna, che logicamente non ha mai potuto ammirare dal vivo essendo nato dopo la morte del campione brasiliano: “Corsero insieme una volta, si conoscevano e di Senna mi raccontava per ore durante i trasferimenti in auto per andare alle gare. Descriveva i suoi modi, il suo stile. Ero un ragazzino e non l’avevo mai visto in pista. Così mi sono informato: libri, filmati, documentari. La consapevolezza del talento ricevuto e la sua voglia di migliorare sono straordinarie. La storia di Ayrton mi ha sempre ispirato”. Se il mito è Senna, non manca nemmeno un commento sul compagno-rivale Sebastian Vettel e sui principali avversari, cioè Lewis Hamilton e Max Verstappen. Leclerc li descrive così: “Da Vettel ho imparato moltissimo. È forte ed esperto, mi ha aiutato a crescere e continuerà a farlo. Hamilton lo ammiro per come riesce a dare il 100% sempre. Abbiamo un buon rapporto, credo di essere sempre stato rispettoso e penso lo gradisca anche se dopo quella battaglia a Monza, qualche parola non proprio carina la disse. Con Verstappen condivido una storia lunga, siamo maturati entrambi, ci rispettiamo. E se diventa aggressivo lo divento anch’io”. La Ferrari però ha grande fiducia a Charles Leclerc, tanto da avergli fatto firmare un rinnovo molto lungo, che potrebbe proiettarlo presto al ruolo di prima guida, in attesa che si decida il futuro di Vettel: “Fa piacere perché vuol dire che la Ferrari è contenta del mio lavoro ma per me il problema del compagno non esiste. Basta che sia un pilota veloce”. Tornando alle figure di riferimento, oggi sono soprattutto l’amico e manager Nicolas Todt e la mamma: “È fondamentale, mi aiuta in tutto, persino a usare la lavatrice e a cucinare. Era a Monza quando vinsi. Non riuscii a trovare un pass per lei, solo un biglietto di tribuna. Ma non dimenticherò mai quando la vidi sotto il podio, felicissima, come lo ero io”. Finora Charles Leclerc è sempre stato in grado di migliorarsi: l’ultima domanda del giornalista del Corriere si riferisce alla possibilità di una battuta d’arresto, ma Leclerc risponde senza mezzi termini “io sono un pilota Ferrari. Devo progredire per forza”.