Quali sono le differenze tra la miniserie tv Chernobyl e quanto accaduto in Ucraina oltre 34 anni fa? Tra i protagonisti c’è Emily Watson che interpreta la fisica nucleare Ulana Khomyuk. Nonostante si tratti di uno dei protagonisti della serie questa è tra i pochi personaggi che non sono realmente esistiti. La decisione è stata quella di fondere tutti gli scienziati che hanno collaborato nel post-disastro proprio nel volto della classe 1967 di Inslington. Nella serie televisiva Ulana si prende carico di quanto accaduto sulle spalle con il solo obiettivo di far emergere quello che è veramente accaduto a Chernobyl andando a buttare fango su chi invece vorrebbe chiudere tutto sotto la sabbia come se non fosse accaduto niente.
Chernobyl, le differenze e il rispetto delle vittime
Un cruccio che ci fa riflettere sulle differenze tra la serie di Chernobyl e la storia vera è il rispetto delle vittime. Tantissime persone hanno perso la vita e sicuramente sarebbe orribile infangare la loro memoria. Craig Mazin, sceneggiatore e produttore della serie, ha specificato a Chernobyl Podcast: “La produzione era ossessionata dal rispettare l’andamento della storia. Questo per il rispetto delle persone che sono state vittime di questa tragedia in maniera diretta o no”. Ciò che si avvicina più alla realtà dei fatti infatti è l’esplosione del reattore numero 4 e anche la frase di Akimov, “Abbiamo fatto tutto giusto”, è vera. Certo sono diverse le licenze narrative prese dalla produzione tra cui per esempio Dyatlov che vomita poco prima della riunione del comitato.
Chernobyl, quali sono le differenze tra serie e storia vera
La serie Chernobyl inizia con l’introduzione di Valery Legasov (Jared Harris), vicedirettore dell’Istituto di Energia Atomica di Kurchatov. Quel che si vede corrisponde alla realtà, infatti 8 anni dopo la sua morte e 10 dopo il disastro di Chernobyl, è stato insignito del premio di Eroe della Federazione Russa. Inoltre, i due uomini che si sono accorsi nella sala di controllo per annunciare quanto successo lo hanno effettivamente fatto, e quel che dicono corrisponde proprio a quanto mostrato. Molti poi credono che la città di Pripyat sia stata immediatamente evacuata, ma così non è stato. Non è invece chiaro cosa sia acceduto nell’aula con Mikhail Gorbachev. Non si sa molto di Boris Shcherbina, ma è vero che si è occupato della gestione della crisi ed effettivamente è deceduto esattamente 4 anni dopo. Per quanto riguarda la storia di Lyudmilla Ignatenko, viene raffigurata mentre tocca e abbraccia il marito, ma la vera Lyudmilla raccontò che in ospedale i dottori non permettevano il contatto fisico con i pazienti. I minatori sono stati davvero incaricati di scavare il tunnel. È stato cambiato qualche dettaglio, ma è vero che a volte si denudavano per il caldo. Inoltre, non è possibile stabilire se in realtà a Dyatlov, Fomin e Bryuhkanov era stata promessa una promozione se l’esperimento fosse andato a buon fine, ma i motivi dietro il disastro sono quelli raffigurati nella serie. Molto di quello che viene sintetizzato nel processo è vero, ma il processo è stato drammatizzato: nessuno dei tre personaggi principali era davvero presente. Invece altri aspetti del processo, dall’ordine ai posti in cui gli imputati sono seduti, corrispondo alla storia vera. (a cura di Silvana Palazzo)