Chi è Cosmo, Concerto 1 maggio 2024/ “I cantanti hanno il terrore di non essere in cima alle classifiche…”

- Valerio Beck

Cosmo, chi è il cantante al Concerto del 1 maggio 2024: il pensiero dell’artista sull’industria musicale di oggi e sulle ‘derive’ per inseguire il successo.

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Cosmo sarà tra gli artisti che impreziosiranno lo spettacolo del Concerto del 1 maggio 2024 e quale occasione migliore se non questa per conoscere meglio il suo estro, la sua carriera e soprattutto il suo pensiero musicale. Ad offrire qualche spunto in più ci ha pensato lo stesso artista con una recente intervista per Vanity Fair dove tra i temi principali spiccano l’industria musicale di oggi, dall’essenza ‘antipop’ alla ricerca costante di ostentare numeri e posizioni in classifica.

“Cosa significa essere ‘antipop’? un modo di essere pop superando certe dinamiche dominanti: lo sfoggio di numeri, il voler scalare le classifiche a tutti i costi l’autocelebrazione”. Questo il pensiero di Cosmo a proposito di alcune derive della musica di oggi in relazione alla voglia di emergere, di essere al centro del successo. “C’è in giro tutta una musica che esclude i rischio: ma io voglio conoscere il pericolo, sorprendere e sorprendermi. Uscire dalla logica del successo e come fine ultimo fare cose sbagliate”.

Cosmo: “Nell’industria musicale di oggi c’è un clima di paura…”

Proseguendo nell’intervista per Vanity Fair, Cosmo ha proseguito il suo discorso parlando delle difficoltà che possono riguardare l’imporsi nel mondo della musica con la connotazione da lui citata. “Non mi interessa, a me viene naturale; credo che verrebbe così a una gran parte degli artisti. Il problema sono radio, produttori ed etichette discografiche”. Il cantante ha poi aggiunto: “L’industria? Appena sentono qualcosa di strano, nicchiano: ‘Eh, ma è poco radiofonico…’. Risultato? C’è un clima di paura, i cantanti hanno il terrore di non stare in cima alle classifiche così spesso sono i primi ad autocensurarsi…”.

Cosmo si è poi espresso a proposito del suo ultimo album, Sulle ali del cavallo bianco: “E’ ciò di cui avevo bisogno, è stato un periodo intenso, con tanto amore dentro. Cerco sempre di far empatizzare il pubblico con ciò che racconto, i temi magari sono personali e intimi ma spero anche collettivi”. Il cantante ha poi spiegato: “Chi è il ‘cavallo bianco’? La fantasia, quello che ci permette di passare da un mondo ad un altro, a cui corrisponde uno stato dell’anima di beatitudine“.





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