Vittoria Puccini, chi è l'attrice protagonista di "Belcanto": il successo tra cinema e televisione e perché è finita con l'ex compagno Alessandro Preziosi
Vittoria Puccini, chi è e carriera tra cinema e tv: il boom con Elisa di Rivombrosa
Oggi pomeriggio nuovo appuntamento con La volta buona in onda su Rai 1 e, tra gli ospiti di Caterina Balivo, spicca anche Vittoria Puccini. L’attrice fiorentina classe 1981 ha conosciuto il grande successo tra cinema e televisione; sul piccolo schermo ha debuttato nel 2001 nella miniserie La crociera, ma la vera e propria consacrazione arriva nel 2003 quando, al fianco di Alessandro Preziosi, diventa la protagonista della celebre Elisa di Rivombrosa, sino al 2005.
Negli ultimi anni ha anche preso parte ad altre celebri serie tv come Romanzo famigliare, Il processo e Non mi lasciare, sino alla nuovissima Belcanto che sta andando in onda in queste settimane su Rai 1. Al cinema, invece, ha fatto il suo esordio nel 2000 nel film di Sergio Rubini Tutto l’amore che c’è, mentre nel 2002 è stata diretta da Renato De Maria in Paz!. Tra le protagoniste anche di Ma quando arrivano le ragazze? di Pupi Avati e Baciami Ancora di Gabriele Muccino, Vittoria Puccini è ora nelle sale nel nuovo film di Paolo Genovese Follemente.
Vittoria Puccini e l’ex compagno Alessandro Preziosi, perché si sono lasciati?
In riferimento alla vita privata di Vittoria Puccini, che è dal 2013 fidanzata con il fotografo Fabrizio Lucci, in passato è stata sentimentalmente legata all’ex compagno Alessandro Preziosi. La coppia si conobbe proprio sul set di Elisa di Rivombrosa e nacque una relazione, che durò dal 2004 al 2010 e che li portò anche a diventare genitori di una figlia, Elena. La coppia tuttavia si lasciò, ma perché è finita? In un’intervista al settimanale F, l’attrice aveva confessato i motivi: “Il nostro grande amore è finito per una questione di alchimia, di ingranaggio: io non tiravo fuori il meglio di lui e viceversa”.
La separazione fu difficilissima per la coppia, con l’attrice che, a Vanity Fair lo scorso anno, raccontò quel delicato periodo: “Ricordo bene la sensazione della domenica pomeriggio: ci stavamo separando, accendevo la tv e la nostra storia teneva banco ovunque… È stato difficile tacere mentre tutti parlavano e non mi riconoscevo nelle parole che usavano per descrivermi, ma è stato necessario: qualunque smentita avrebbe amplificato l’effetto”.