Chiara Petrolini resta ai domiciliari: Cassazione ha accolto il ricorso della difesa, quindi niente carcere per la 22enne accusata di duplice omicidio
Chiara Petrolini non deve andare in carcere, ma può restare ai domiciliari: lo ha deciso la Cassazione, che ha accolto il ricorso del legale della 22enne che era stata arrestata nel settembre scorso per duplice omicidio e soppressione dei cadaveri dei neonati che aveva partorito nel 2023 e 2024. Alla luce di questa sentenza, gli atti sono stati rinviati al tribunale del Riesame di Bologna, secondo cui invece la giovane doveva andare in carcere.
Quindi, Chiara Petrolini, che aveva nascosto a tutti le sue gravidanze, può restare nella sua abitazione di Traversetolo (Parma). Le motivazioni della decisione della Suprema Corte saranno disponibili a giorni, quindi bisogna attendere per capire se le motivazioni del Riesame di Bologna non sono state condivise totalmente o parzialmente.
Ricordiamo che il tribunale bolognese aveva raccolto il ricorso della procura di Parma che si era opposta agli arresti domiciliari, citando vari aspetti, dalle bugie all’inadeguatezza dei genitori, che non si erano resi conto di nulla, ma anche il rischio di reiterazione del reato era uno dei motivi alla base dell’accoglimento del Riesame.
LO SCONTRO SULLA DETENZIONE DI CHIARA PETROLINI
In attesa di capire quali sono i motivi per i quali la Cassazione ha accolto il ricorso del legale di Chiara Petrolini, la giovane può restare nella casa dove era tornata poco dopo Natale e dove erano stati sepolti i due neonati. La giovane si trova ai domiciliari dal 20 settembre, ma solo nel gennaio scorso aveva fatto ritorno nell’abitazione, che prima era sotto sequestro. Inoltre, aveva ricevuto il via libera dal tribunale di Parma per trascorrere la vigilia di Natale e Santo Stefano con i parenti.
La procura di Parma, però, aveva chiesto in due occasioni il trasferimento in carcere della ragazza. Il primo caso risale a settembre, dopo il ritrovamento dei cadaveri dei neonati, ma la richiesta era stata rigettata dal gip, che aveva così disposto i domiciliari. Nel secondo caso aveva fatto ricorso al Riesame, che aveva dato parere positivo per via della “pericolosità sociale” di Chiara Petrolini, la cui decisione viene rimessa in discussione dalla Cassazione, secondo cui invece la 22enne può restare ai domiciliari a casa.