Presepe a scuola, scontro tra i presidi e il Ministro Bussetti: "noi siamo multiculturali"; "vogliamo l'autonomia di scelta". L'ennesimo scontro sulla tradizione
LA CRITICA DI ALCUNI PRESIDI: “NOI SIAMO MULTICULTURALI”
In molti alzano le “barricate” e rivendicano l’autonomia di scelta nel merito del presepe a scuola, come del resto per il crocifisso, mentre altri spiegano con un atteggiamento molto più disponibile al confronto e al paragone a seconda della diverse situazione esistente nelle proprie classi: «Quanto al presepe, va rispettata la libertà di pensiero delle maestre, ma è una rappresentazione bella e desiderata dai bambini. Le scuole si chiudono per il Natale, il presepe è un bel simbolo per spiegare il motivo di questa chiusura. È una tradizione che ci appartiene, nelle nostre scuole quando sono arrivata già si faceva, mi è stato chiesto il permesso e non l’ho negato. Ma si evitino gli estremismi da una parte e dall’altra», spiega sempre al CorSera anche la preside dell’Ic 6 di Bologna Alessandra Canepa. Poi la polemica si sposta anche nel Veneto dove invece negli ultimi giorni diversi sono state le polemiche “contro” il presepe e contro le prese di posizioni della Lega di Salvini in difesa della tradizione contro il multiculturalismo. «Siamo multiculturali», spiega la preside della scuola di Favaro, contro i genitori che invece replicavano «Noi siamo per il ritorno alla tradizione». Lo scontro, non il confronto, ancora una volta: meno male che dentro quel Presepe c’è un personaggetto che ha la “pretesa” di venire ogni anno per dare una risposta libera, netta ma aperta a tutti, anche i più “testoni”..
