Christian Rosiello, condannato il capo ultras del Milan: arriva la condanna per l'ex bodyguard di Fedez, ecco tutti i dettagli

E’ arrivata la condanna anche per Christian Rosiello, esponente di spicco della Curva Sud di San Siro, tifosissimo del Milan, nonché divenuto famoso alle cronache anche per essere stato per un breve periodo il bodyguard di Fedez. Per Rosiello il tribunale di Milano ha inflitto una condanna di quattro anni e 20 giorni, e insieme a lui è stato condannato anche Francesco Lucci, fratello di un altro ex capo ultras rossonero, Luca Lucci, a cinque anni e sei mesi (per il fratello la condanna era stata invece di 10 anni).



Condannato infine a tre anni e 8 mesi Riccardo Bonissi, altro esponente del tifo estremo meneghino. Come riferisce il quotidiano Il Giorno attraverso il suo portale online, il trio è accusato di associazione a delinquere con riferimento ad una serie di reati, fra cui anche dei pestaggi e delle estorsioni. Fra gli episodi contestati vi è anche il famoso pestaggio mai chiarito fino in fondo al personal trainer, Cristiano Iovino, in cui sembrerebbe – ma il condizionale è d’obbligo – esserci anche Fedez (mai assolutamente indagato), ma anche un pestaggio ad un ragazzo che sarebbe avvenuto a maggio di un anno fa, presso un ristorante di Milano.



CHRISTIAN ROSIELLO CONDANNATO, LE PAROLE DEL LEGALE


Rispetto alla richiesta del pubblico ministero, fa notare Il Giorno, la condanna è stata leggermente inferiore, ma in sostanza resta una pena esemplare per i reati commessi (processo con rito abbreviato).

Non ci sta invece l’avvocato Jacopo Cappetta, legale di Christian Rosiello e degli altri due imputati, secondo cui mancherebbe un vero e proprio “programma associativo” che ha l’obiettivo di commettere dei reati in “maniera nitida” e inoltre, stando a quanto sostenuto dall’avvocato, non esiste una “violenza preventivata e voluta dai capi”, negli episodi che sono stati indicati dal pm. Per l’avvocato le condanne dei fratelli Lucci risultano essere “le più infondate”, aggiungendo che comunque dovrà prima aspettare di leggere le motivazioni.

San Siro, inchiesta La7 su curve Inter e Milan (screen da 100Minuti)

CHRISTIAN ROSIELLO CONDANNATO, IL COMMENTO DE IL BARONE


Sulla vicenda è infine intervenuto Giancarlo Capelli, storico ex capo della Curva Sud, noto anche come Il Barone, che ha fatto sapere che “se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi”, sottolineando che comunque la Curva rimarrà, non si scioglierà e “avrà dei nuovi capi”, con la speranza che “non chiudano le curve”.

Secondo Capelli, comunque, il fatto che si parli di associazione a delinquere “è scandaloso”, ricordando come è da anni che fra le due Curve di Milan e Inter vi sia un patto di “non aggressione”, fatto dallo stesso Barone con Franco Caravita, ex numero uno degli ultras interisti. In conclusione il tifoso milanista ha spiegato che “è da anni che Milan e Inter fanno beneficenza insieme”. Ricordiamo che le condanne sono arrivate in primo grado e quasi sicuramente l’avvocato dei tre ultras, compreso Christian Rosiello, ricorrerà in Appello per provare ad ottenere l’assoluzione o comunque una pena sotto i tre anni che eviterebbe forse il carcere al suo assistito.

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