La Cina potenzia il suo arsenale nucleare: avrà mille testate per avvicinarsi a russi e americani ed essere in una posizione di forza con Taiwan

La Cina Popolare recupera terreno anche come potenza nucleare. Non è ancora all’altezza di USA e Russia, che la sopravanzano comunque, ma vuole affermare il suo potere di deterrenza e vorrebbe passare dalle attuali 600 testate a oltre mille entro il 2030. Non solo: secondo quanto riporta la Reuters, starebbe costruendo anche 350 nuovi silos missilistici.



I cinesi, spiega Giuseppe Morabito, generale dell’esercito, fondatore dell’IGSDA e membro del collegio dei direttori della NATO Defense College Foundation, si sono impegnati a non usare per primi le armi nucleari, ma hanno bisogno di posizionarsi in modo più importante in questo “settore”, sia in vista del più volte minacciato attacco alla democratica Repubblica di Cina ossia Taiwan (Pechino ritiene l’isola parte della Cina Popolare), sia allo scopo di affermarsi inequivocabilmente come potenza nel Mar Cinese Meridionale.



La Cina punta al primato economico mondiale, ma pensa anche ad affermarsi come potenza nucleare? Con quali obiettivi specifici?

La Cina Popolare vuole aumentare il numero delle testate a sua disposizione con un programma che ha come scadenza il 2030: vuole aumentare la sua deterrenza sia nell’area, sia in modo globale. Nonostante questo piano, tuttavia, rimane sempre la terza potenza dietro gli Stati Uniti e la Russia. L’obiettivo è aumentare la sua valenza a livello mondiale, anche se, prima di raggiungere gli americani, passeranno molti anni. I cinesi resterebbero inferiori anche se dovessero portare a termine i programmi attuali. Certo, per distruggere le forme di vita sul nostro pianeta basterebbero molte meno testate nucleari di quelle che i grandi della Terra hanno a disposizione, ma averne di più serve comunque a esercitare una deterrenza assoluta.



I piani cinesi sul nucleare vengono rispolverati mentre si parla ancora di una possibile riunificazione armata di Taiwan. C’è un collegamento tra questi due elementi?

La Repubblica di Cina-Taiwan è nel mirino della Cina Popolare. Secondo alcuni osservatori internazionali, Pechino ha già fatto intendere che entro il 2027, se non si arriverà a un accordo, potrebbe attaccare. Aumentare la propria capacità nucleare significa, in questo contesto, assicurarsi che non vi siano reazioni degli altri Paesi a protezione di Taiwan. La Cina Popolare ha sempre dichiarato che non userà le armi nucleari per prima, però si copre le spalle da un massiccio intervento degli USA e delle democrazie della regione.

Ma com’è la situazione attuale con Taiwan?

Negli ultimi tempi ci sono state numerose di incursioni di aerei di Pechino nello spazio aereo taiwanese. Ci sono notizie anche di formazioni navali in movimento e di truppe che si addestrano nelle aree vicine all’isola, dalle quali potrebbe partire un eventuale attacco aeronavale e lo sbarco di unità anfibie.

La politica nucleare della Cina è tutta autonoma o è supportata dai russi?

La Cina Popolare è forse l’unica potenza nucleare dichiarata che sta aumentando il numero di testate, e non credo che in questo specifico settore abbia bisogno dei russi.

L’esercito cinese sta incrementando la sua potenza anche sotto altri profili?

La bandiera della Cina (Ansa)

La Cina Popolare vuole mostrare al mondo che sta incrementando le proprie capacità sia aeree sia marittime, costruendo portaerei e aerei da combattimento di ultima generazione. La sua capacità di proiezione è notevolmente aumentata, possiede un esercito molto numeroso, ma sicuramente manca di esperienza specifica nel combattimento. Logico che il suo imponente sistema militare serva ad affermare, di fronte per ora ai Paesi del Mar Cinese Meridionale, di essere una potenza egemone, ma bisognerà vedere cosa avviene alla prova dei fatti.

Lo sviluppo militare è stato rilanciato soprattutto in funzione di Taiwan?

Uno degli obiettivi del PLA (People’s Liberation Army) cinese è essere in grado di occupare Taiwan. Ma si punta ad avere il controllo del Mar Cinese, dove Pechino ha già occupato isole disabitate o ne ha addirittura create altre artificiali, come punti di appoggio militare, negli arcipelaghi delle Spratly e delle Paracelso.

Le forze armate cinesi hanno dei punti deboli?

Gli uomini del PLA non hanno alcuna esperienza fuori dai loro confini. La Corea del Nord, per esempio, ha mandato i suoi soldati a combattere con le forze russe in Ucraina, accumulando esperienza nella guerra moderna, ma la Cina Popolare non può vantare esperienze di questo tipo.

Trump ha detto ai giornalisti che Xi Jinping gli ha promesso che non invaderà Taiwan finché lui sarà presidente degli Stati Uniti. Il presidente cinese manterrà la promessa?

Se i cinesi hanno affermato questo, le loro dichiarazioni contrastano con la minaccia/ipotesi di aggressione a Taiwan, che potrebbero finalizzare, appunto, entro il 2027. Allora il presidente Trump dovrebbe essere ancora in carica. Alcuni analisti hanno pronosticato il 2030, ma la sostanza non cambia e l’ipotesi nucleare, seppur da scartare, rimane una triste minaccia.

(Paolo Rossetti)

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