La puntata odierna di Pomeriggio 5 garantirà probabilmente una grande copertura al caso di Elena Ceste, il cui corpo è stato ritrovato qualche ora fa dopo nove mesi di ricerche. Ricordiamo che il marito aveva aggredito con un mattone la giornalista e il cameraman del programma, che gli ha sporto denuncia. Ed ecco che su Twitter si registra un certo umorismo nero a tal proposito, dal momento che è sempre stato uno dei cavalli di battaglia di Nostra Signora di Cologno. C’è per esempio chi dice: “Adesso che hanno trovato il corpo di Elena Ceste la D’Urso dovrà cercare un altro argomento di discussione” oppure “Hanno trovato finalmente Elena Ceste. Barbara d’Urso e il pelato (Gianluigi Nuzzi, ndr) di Quarto Grado stanno gia’ scaldando i motori”.
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Oggi, giovedì 23 ottobre, su Canale 5 a partire dalle 17.00 va in onda un nuovo appuntamento con Pomeriggio 5, il salotto di Barbara DUrso, che continua a far parlare di sé per la sua intervista al Premier Renzi. In attesa del nuovo appuntamento la conduttrice ha pubblicato Instagram la foto di un babà a forma di ippopotamo, che si è mangiata dopo la diretta di ieri. Clicca qui per vedere la foto
Intanto rivediamo i temi della puntata di mercoledì 22 ottobre. Barbara D’Urso si è concentrata sul caso di Elena Ceste, in quanto il ritrovamento di un cadavere in avanzato stato di decomposizione in un canale di scolo situato nella campagna che si trova a soli due chilometri dall’abitazione della donna potrebbe, purtroppo, togliere ai familiari della Ceste ogni speranza di ritrovarla viva. Come specificato dalla D’Urso, però, per verificare la fondatezza dell’ipotesi sarà necessario attendere gli esiti di tutti gli esami fatti sul cadavere e del test del DNA. Sempre sul caso Ceste, la D’Urso si collega con la propria invitata che è in compagnia di Barbara, una testimone che fa una rivelazione abbastanza sconcertante: la donna, infatti, afferma che, il giorno in cui la Ceste scomparve, vide suo marito Michele aggirarsi in macchina per la campagna della zona, proprio in prossimità del luogo in cui in questi giorni è stato ritrovato il cadavere in questione, con l’atteggiamento di chi cerca disperatamente qualcuno. La conduttrice mostra anche un servizio in cui il medico legale spiega in maniera più approfondita tutti i dettagli rilevanti ritrovati sul cadavere che potrebbero spiegare molte cose sull’omicidio. Arrivano poi degli aggiornamenti secondo cui un neo presente sul cadavere rinvenuto lascerebbe pensare che il corpo ritrovato possa essere proprio quello della Ceste. Si possa poi a parlare dell’assassinio della piccola Yara Gambirasio, dato che le indagini sul caso del suo omicidio potrebbero essere messe nuovamente in discussione dal ritrovamento di un fazzoletto insanguinato a pochi metri dal corpo della tredicenne uccisa. La D’Urso coinvolge nella discussione il giornalista Giangavino Sulas, ospite in studio, ed Ezio Venti, investigatore e consulente di parte di Massimo Giuseppe Bossetti. Come fatto notare dalla conduttrice e da Venti, dagli ultimi sviluppi delle indagini si può desumere che non sarebbe un’ipotesi improbabile quella che l’assassino possa aver avuto un complice nel portare a termine l’efferato omicidio della ragazzina di Brembate di Sopra: ad alimentare tali sospetti ci sono, in particolare, non soltanto le tracce biologiche non appartenenti a Bossetti rintracciate sul cadavere della ragazzina, ma anche il fatto che le ferite inferte alla tredicenne, nove tagli della profondità di due millimetri, sembrano non aver lasciato alcuna traccia di sangue nei dintorni del cadavere, cosa che appare alquanto improbabile. Per quanto attiene invece al fazzoletto sporco di sangue recentemente ritrovato sul luogo del delitto, Venti specifica che, anche se ancora mancano certezze al riguardo, che si potranno avere soltanto con gli esiti del test del DNA, sembrerebbe che il sangue sul fazzoletto non appartenga a Massimo Giuseppe Bossetti. La conduttrice parla poi dell’indiscrezione diffusa dal settimanale Oggi, che ha diffuso la notizia secondo cui la Gambirasio sarebbe stata ritrovata con il reggiseno e le scarpe slacciate. Non manca poi uno spazio dedicato al caso di Roberta Ragusa e soprattutto alle lettere che Antonio Logli, marito della vittima, riceveva dall’amante Sara Calzolaio, storia extraconiugale che per alcuni costituirebbe il movente dell’omicidio. Anche questa volta, in collegamento, Loris Gozi, uno dei testimoni chiave nelle indagini sulla scomparsa della Ragusa.