La puntata di Servizio Pubblico andata in onda il 13 Febbraio dal titolo “All-in”, ha come principale argomento quello della staffetta Letta-Renzi a seguito della direzione nazionale del PD. E’ sempre più accreditata, infatti, l’ipotesi che il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi prenda il posto del premier uscente Enrico Letta. Gli ospiti di Michele Santoro sono l’onorevole Alessandra Moretti, deputata del Pd, Augusto Minzolini, senatore di Forza Italia, il giornalista statunitense Alan Friedman, l’editorialista del Corriere della Sera e costituzionalista Michele Ainis ed in collegamento il deputato del Movimento 5 Stelle Riccardo Fraccaro. Come di consueto, durante il corso della puntata, non mancheranno gli interventi pungenti dell’editorialista Marco Travaglio, le riflessioni economiche del giornalista de Il Sole 24 Ore Gianni Dragoni, le interviste realizzate da Giulia Innocenzi ed in chiusura il cameo delle vignette satiriche di Vauro. In apertura della puntata viene mandato in onda un servizio che mostra un po’ i pareri contrastanti sulla questione di Renzi, se sia giusto o meno che prenda il posto di Letta. Civati sembra contrario a questa ipotesi, in accordo con la quasi totalità dei parlamentari italiani, i quali credono che l’approdo di Renzi a Palazzo Chigi sia un rischio personale per lo stesso presidente del Pd. Dopo il servizio, il presentatore Santoro si rivolge al deputato del Pd Alessandra Moretti la quale afferma che se anche Letta ha dato un impulso positivo in un momento di crisi acuta, ora è il momento di cambiare perchè l’Italia ha bisogno di coraggio e di una persona carismatica che la possa guidare ed attuare tutte quelle riforme necessarie. Chiamato in causa, Augusto Minzolini fa notare come con l’arrivo di Renzi ai vertici del Governo non cambierà nulla, cambierà soltanto il nome del premier e che il presidente del Pd avrebbe preferito le elezioni, soluzione bocciata a priori dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il giornalista statunitense, Alan Friedman, autore del libro rivelazione “Ammazziamo il gattopardo”, afferma che il progetto originario di Giorgio Napolitano, ovvero quello di blindare Letta, è fallito, e auspica che la crisi di governo entri e diventi l’ordine del giorno in Parlamento così da poter prendere delle decisioni in merito. Arrivato il momento di Travaglio, l’editorialista e vice direttore de Il Fatto Quotidiano, ironizza sull’operato di Giorgio Napolitano e di come dipenda sempre tutto da lui anche le sorti di Silvio Berlusconi, che il presidente ha salvato in molti casi. Intervistato, Giuliano Ferrara, esprime il suo pensiero a riguardo e afferma che Berlusconi, in qualsiasi situazione egli si trovi, ne uscirà vincitore.A tal riguardo Minzolini sostiene che non vi è alcun accordo fra Napolitano e Berlusconi, ed il solo motivo per il quale Berlusconi è ancora in campo è grazie al suo numeroso elettorato e sarebbero doverose le elezioni per dare spazio all’elettorato di esprimere la propria preferenza. Secondo il deputato del Movimento 5 Stelle, Riccardo Fraccaro, nel mometo in cui Renzi prenderà il posto di Letta non vi sarà alcun cambiamento perché sostanzialmente in Parlamento siederanno sempre le medesime persone poco attente ai problemi dell’Italia e molto attente invece ai propri interessi personali. Secondo il deputato del Moviemento 5 Stelle l’unica maniera per cambiare le carte in tavola sarebbe quella di creare un parlamento che sia lontano dalle lobby e dalle banche. Sulla torre in questa puntata c’é Antonio Di Pietro, assente dalla tv italiane da molto tempo, e desideroso di esprimere la sua opinione a riguardo di questi temi. Secondo il leader dell’Idv il presidente della Repubblica non deve decidere chi deve governare, sarebbe più corretto andare alle elezioni per far sì che la gente esprima il proprio voto senza intermediari. Friedman afferma che se in passato il popolo italiano era un po’ refrattario riguardo al tema del cambiamento, ora la situazione è cambiata, e sempre più gli italiani chiedo una svolta decisiva nel panorama politico. Fraccaro espone un po’ tutti quelli che sono i dubbi e le perplessità che il Movimento 5 Stelle ha verso l’operato del Governo e degli accordi fra Renzi e Berlusconi, infatti, sono preoccupati che con la nuova legge elettorale l’Italicum, il capo di Stato verrà eletto da un solo partito. Minzolini intanto, in un lungo intervento, ricorda dei sorrisini tra la Merkel e Sarkozy alle spalle dell’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e di come Giorgio Napolitano abbia delegittimanto il suo governo chiedendo a Monti di costituire un governo tecnico che facesse fronte ai gravosi problemi dell’Italia.
In chiusura, come di consueto Vauro mostra le sua vignette al pubblico, che in questa puntata ironizzano sulla “staffetta Letta-Renzi” e su Napolitano.
Gli ospiti della puntata di Servizio pubblico in onda oggi non potranno non commentare quanto accaduto questo pomeriggio, con le annunciate dimissioni di Enrico Letta, pronto a lasciare l’incarico di Premier dopo l’ufficio di Presidenza del Partito democratico: solo in 16 hanno votato contro la staffetta con Matteo Renzi. Sarà quindi interessante sentire i commenti nello studio di Michele Santoro. Ricordiamo che la puntata si può seguire anche in diretta streaming cliccando qui.
In attesa della puntata di questa sera del programma Servizio pubblico, sulla pagina facebook ufficiale si scatenano già i commenti visto che si parlerà di quanto successo oggi, cioè della clamorosa sfiducia che Enrico Letta ha ricevuto dal suo stesso partito. C’è infatti chi dice tutte queste manovre del Pd non porteranno comunque alcun cambiamento mentre i grillini festeggiano: si stanno auto distruggendo da soli, scrivono. In realtà la maggior parte dei commenti è di critica al programma stesso: si chiede che la si smetta di fare dei talk show con questi politici definiti ciarlatani e inutili come i calciatori durante le interviste e si dice anche che Travaglio e Santoro hanno stufato. Qualcuno invece tira fuori Civati, secondo lui l’unico del Pd oggi da salvare, mentre Renzi viene definito da altri come Berlusconi, solo avidità di poltrone, arrivismo sfrenato, gente insulsa.
Questa sera, giovedì 13 febbraio 2014, alle ore 21.10 su La7 andrà in onda una nuova puntata di Servizio Pubblico con la conduzione di Michele Santoro. Vediamo quali saranno gli argomenti trattati nel corso della puntata dal titolo All-In. Ovviamente si parlerà di Matteo Renzi, segretario del Pd, che in questi giorni è stato indicato come nuovo Presidente del Consiglio al posto di Enrico Letta: farebbe bene o male ad accettare eventualmente l’incarico? Su Facebook Tiziano Renzi, il padre di Matteo, ha scritto: Ricevo, e devo dire con piacere, appassionati post che mi implorano di sconsigliare Matteo dall’accettare il trappolone… Comunque, per onestà, anche se fossi ciecamente convinto che mio figlio stesse assumendosi un rischio elevatissimo di battere una boccata, mai e poi mai suggerirei di NON affrontare il rischio, e per dirla con le sue parole, mai e poi mai suggerirei di rifiutarsi di battere un calcio di rigore per paura di sbagliarlo.
Ospiti in studio di Michele Santoro saranno Alessandra Moretti, deputata del Pd; Augusto Minzolini, senatore di Forza Italia; il costituzionalista ed editorialista del Corriere della Sera Michele Ainis; il giornalista Alan Friedman; Riccardo Fraccaro, deputato del Movimento 5 Stelle. Come ogni giovedì, inoltre, saranno presenti anche Marco Travaglio, Giulia Innocenzi,Gianni Dragoni e Vauro Senesi.