Il consueto siparietto satirico tra i presentatori Ficarra e Picone apre la puntata del 14 aprile di “Striscia la notizia”. Si parla innanzitutto di Angelino Alfano, eletto presidente del Nuovo Centrodestra dall’Assemblea Costituente, dell’intervista di Fabio Fazio al presidente Giorgio Napolitano, andata in onda nell’ultima puntata di “Che tempo che fa” (Ficarra rivela che l’intervista era molto più lunga ma Napolitano ha chiesto la distruzione di gran parte della registrazione) e della visita di Angela Merkel a Pompei. Dario Ballantini, nei panni della segretaria generale della CGIL Susanna Camusso, in giro per Roma ha cercato di convincere i passanti ad iscriversi al sindacato. ll servizio successivo, intitolato “L’uomo che sussurrava al cavaliere” (con riferimento al noto film “L’uomo che sussurrava ai cavalli”), si riferisce alla vicenda di Paolo Bonaiuti, per anni fedelissimo di Berlusconi e in procinto di lasciare Forza Italia, per aderire a Nuovo Centrodestra. L’inviato Moreno Morello è tornato ad occuparsi della vicenda dei giocattoli messi in commercio nonostante la pericolosità, utilizzando marchi contraffatti (clicca qui per vedere il video). L’inviato ha intervistato Alessia Quintieri, responsabile del laboratorio fisico-meccanico dell’Istituto Italiano Sicurezza Giocattoli. L’esperta ha chiarito che tutti i giocattoli, per essere posti in commercio, devono possedere il marchio CE, marchio che ne garantisce la sicurezza per i bambini. L’inviato spiega la differenza tra il modo in cui sono disegnati il marchio CE ed altre sigle, come ad esempio China Export. L’esperta analizza alcuni prodotti acquistati dall’inviato Jimmy Ghione in negozi della grande distribuzione e il responso offre un’ulteriore conferma sul fatto che nei negozi italiani vengano venduti anche molti giocattoli non a norma. Valerio Staffelli si è occupato per la terza volta nel giro di pochi giorni della vicenda delle residenze facili concesse dal comune di Milano in pieno centro, permettendo di ottenere una serie di privilegi in merito all’area ad accesso limitato (Area C). Dopo i cambi di residenza delle scorse puntate (non controllate) gli attori hanno trasferito la stessa nella sede del comune ma questa volta sono stati bloccati dai controlli.
Edoardo Stoppa ha raccolto la segnalazione di Nicolas, un volontario cinofilo insospettito dal comportamento di un allevatore che lo ha allontanato in maniera brusca da un allevamento, senza alcuna motivazione plausibile. L’inviato decide di indagare e manda all’allevamento alcuni attori che si fingono volontari e vengono aggrediti verbalmente e anche fisicamente, riportando in due casi una prognosi di dieci giorni e la rottura di una telecamera.
L’allevatore, raggiunto telefonicamente dall’inviato, sostiene di tenere i cani legati alla catena per motivi scientifici (millantando una collaborazione con l’Università di Pisa) e sostiene di essere docente fuori corso all’Università di Pisa e a quella di Roma Tor Vergata. Successivi indagini hanno accertato che l’uomo non è mai stato docente per quelle università e che in passato è stato indagato per scommesse clandestine sui cani, estorsione, usura e lesioni personali. La puntata si conclude con la rubrica “Striscia lo striscione”, curata dall’inviato Cristiano Militello. Tra gli striscioni più significativi quello dei tifosi della Sampdoria contro l’ex Mauro Icardi (“- Icardi, + Bacardi”). Si passa poi a parlare di gufate, con il telecronista di Sky che critica la prestazione del giocatore del Napoli Mertens, pochi secondi prima che realizzasse il gol che ha dato il via alla rimonta. Conclusione affidata alle peggiori simulazioni della settimana, con protagonisti Schurle del Chelsea, Berardi del Sassuolo e Reus del Borussia Dortmund.