Nella puntata di martedì 13 gennaio 2015 della trasmissione di approfondimento Ballarò in onda su Rai Tre per la conduzione di Massimo Giannini, sono presenti in studio come ospiti il segretario nazionale della Fiom Maurizio Landini, Debora Serracchiani Governatrice della regione Friuli Venezia Giulia del Partito Democratico, il giornalista Antonio Polito, Lucio Caracciolo, Giorgia Meloni di Fratelli dItalia ed il maestro Nicola Piovani che nella primissima parte della trasmissione si esibisce al pianoforte. Giannini apre la trasmissione con il suo editoriale nel quale ricorda la strage di Parigi con lormai celebre frase siamo tutti Charlie e dopo aver annunciato gli ospiti della puntata (cè anche Rula Jebral in collegamento da New York), si entra nel vivo del dibattito con la Meloni che rimarca come lattentato di Parigi non sia frutto della pazzia di alcuni fondamentalistici bensì la naturale conseguenza di anni nei quali analisti avevano evidenziato che ci sarebbe stato un attacco allEuropa poi sottolinea come le persone che vengono da altri Paesi in Italia oppure in Francia che non accettano alcune cose come il crocifisso nelle scuole allora devono restare nel loro Paese. Da New York la Jebral fa presente come spesso le politiche antiterrorismo non solo non abbiano portato ad alcun risultato ma anzi hanno ottenuto il risultato opposto. Inoltre sottolinea come il Presidente Americano Barack Obama è stato molto criticato in Patria per non essere stato presente alla manifestazione che si è tenuta a Parigi.
In collegamento cè anche Martin Schulz che sottolinea come lEuropa abbia già dimostrato di essere in grado di prevenire gli attentati e che comunque la richiesta di rivedere il trattato di Schengen sia soltanto un pretesto elettorale che in questo momento stanno utilizzando alcuni partiti politici al fine di raccogliere quanti più voti possibili. Schulz è possibilità su una sorta di Super Procura Europea che si possa occupare di queste tematiche mente il chiudere i confini non può essere una soluzione accettabile per tale genere di situazioni. Polito non la pensa alla stessa maniera sottolineando come non si possa dire che non centri lIslam e che non vi sia un problema Schengen in quanto ci sono persone che vanno in guerra e poi rientrano nelle nazioni dove vivono senza alcun problema. Secondo Caracciolo non cè una guerra religiosa in atto bensì cè uno scontro allinterno del mondo islam per arrivare alla conquista del potere, un po come accaduto nel caso di Gheddafi. Secondo la Jebral la nascita dellIsis è invece diretta conseguenza di quanto avvenuto negli anni trenta ossia con la formazione dellArabia Saudita. La stessa Jebral è quindi protagonista con un faccia a faccia con Polito nel quale si innervosisce in quanto si dice certa di averlo visto ridere durante il suo discorso e la sua convinzione rimane tale nonostante le rassicurazioni in tal senso da parte della Meloni e dello stesso Massimo Giannini. Per la Meloni cè un chiaro fallimento delle politiche di integrazioni in quanto gli attentatori di Parigi sono dei cittadini nati e cresciuti in Francia e che nonostante questo hanno dimostrato di avere una certa rabbia nei confronti dellambiente. Poi parla delle problematiche dellIslam ed in particolare di come non essendoci una classe ecclesiastica come nella Chiesa, speso viene lasciato libero arbitrio nellinterpretare correndo il rischio che si possa interpretare male.
Piccolo spazio alla storia di una ragazza italiana che ha lasciato il nostro Paese per andare in Siria e unirsi all’Isis per combattere. In trasmissione interviene la sorella che sottolinea di non sapere dove si trovi in questo momento la donna. Piccolo confronto tra la Meloni e la Serracchiani sul trattato di Shengen con la prima che vorrebbe rivederlo in toto mentre la seconda è di tutt’altro avviso. In collegamento dal Viminale c’è il Ministro degli Interni Angelino Alfano che cerca di rassicurare tutti sottolineando come in questo momento per l’Italia ci sia un rischio attentati pari allo zero per poi parlare di alcune nuovi misure che sono in atto e che riguarderanno anche il mondo del web. Si cambia argomento nell’ultimo segmento di trasmissione parlando dei problemi di politica interna ed in particolare della fine dei sei mesi di presidenza europea dell’Italia con il discorso conclusivo di Matteo Renzi e delle dimissioni del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del toto nomi del suo successore al Quirinale. Vengono presentati dei dati sulla disoccupazione con uno scontro verbale tra Landini e la Serracchiani sull’efficacia del Jobs Act, quindi Polito lancia l’allarme per la cosiddetta norma Salva Berlusconi che poi viene etichettata come un vero e proprio mistero mentre la stessa Serracchiani difende l’idea di voler liberare i tribunale dei casi di evasione meno importanti. Si chiude con una puntata de “Il candidato”.
È possibile rivedere la puntata di Ballarò sul sito Rai Replay e sul canale ufficiale dedicato al programma dove vengono pubblicati i video delle puntate. Clicca qui per la puntata