Stasera un nuovo appuntamento con Tale e Quale Show, in onda su Rai Uno. Dopo il successo di un somigliantissimo Ligabue, Max Gisuti, durante la scorsa puntata di Tale e Quale Show, si è calato nei panni dell’indimenticato Pierangelo Bertoli. La preparazione, che solitamente viene arricchita da battute ironiche e divertenti, ha avuto, in questo caso, un’impronta molto seria e solenne, come segno di rispetto nei confronti di un grande cantautore che ormai non c’è più. Ad allenare Max è Pinuccio Pirazzoli, al quale Giusti confida subito di essere consapevole del fatto che la canzone da cantare è un po’ “incazzata”. Il maestro annuisce e aggiunge che, durante l’esibizione, dovrà fare sue alcune tecniche di Bertoli, dovrà effettuare alcuni movimenti che per il cantante, disabile, erano normali e che per Max dovranno quasi diventarlo, in quanto contribuiscono a dare un suono alla sua voce.
Quando Carlo Conti incontra il concorrente prima dell’esibizione, Giusti precisa che si è trattata di una settimana un po’ diversa dalle altre. Conti ci tiene a sottolineare come le imitazioni di chi non c’è più, come in questo caso, sono prima di tutto gesti d’affetto e di ricordo. L’esibizione a muso duro procede tra una Loretta Goggi visibilmente commossa e un Claudio Lippi che, cuffie alle orecchie, porta il tempo con trasporto. Persino Carlo Conti, solitamente imparziale, si lascia andare ad un caloroso applauso e pronuncia un “bravo”, istanti catturati da una telecamera durante la performance.
Loretta Goggi, la prima a prendere la parola, si complimenta con Max. “Hai fatto una bellissima cosa”, dice. Lei conosce la storia di questa canzone, scritta durante la notte da Pierangelo quando un discografico gli aveva detto che le sue canzoni non erano più al passo coi tempi. Gli chiedevano di cambiare il suo modo di essere ma lui, non riuscendoci ha scritto questa canzone. E il discografico si è licenziato il giorno successivo. La conclusione di Loretta è un “Bravissimo, grazie Max”. Gigi Proietti non ha niente da dire, se non che l’ha trovato veramente bravissimo. Ha avuto, a suo parere, la capacità di comunicare e di emozionare tutti. “Ce l’hai fatta”. Claudio Lippi elogia Max in quanto comico che ha dato prova di essere capace di far vivere l’incazzatura di Pierangelo Bertoli. Prosegue affermando che disabile è chi non riesce a comprendere la forza che ci insegnano. Ancora complimenti per Max che, secondo Lippi, ha fatto rivivere Pierangelo non come commemorazione ma come ricordo e omaggio. Frak Matano, giurato d’eccezione, porge i suoi complimenti perchè la performance gli è sembrata molto personale. A concludere è lo stesso Max Giusti, che precisa di aver tentato di tirar fuori la rabbia di chi fatica quattro volte tanto a fare quello che, per i non disabili, si fa in totale semplicità. Sebbene tutti i giurati lo abbiano collocato in seconda posizione, ad eccezione di Loretta, che gli ha donato addirittura la medaglia d’oro, dopo la somma dei voti dei concorrenti, Max Giusti si è guadagnato il terzo posto, con 66 punti.
Premessa l’evidenza dell’impegno di Max nell’interpretazione di un personaggio così difficile sia artisticamente che psicologicamente, l’ex conduttore di Affari tuoi si è meritato un bel 10. Somigliantissimo il trucco, veramente ben fatto e ben articolato sulla forma del viso di Max veramente molto difficile da adattare. Perfetta la voce, decisamente somigliante all’originale. Impeccabili e degni di nota i movimenti, quelli suggeriti da Pinuccio Pirazzoli, quelli che avevamo intravisto anche nel video precedente all’esibizione. Ogni gesto, ogni nota presa nel modo giusto, ogni espressione del viso hanno dimostrato che Max ha studiato, ha spulciato il personaggio che doveva interpretato e ha ottenuto un risultato più che soddisfacente. Probabilmente Giusti meritava, addirittura, una posizione in classifica più alta e più adeguata al tipo di esibizione che ha donato al proprio pubblico. Questa volta è presumibile che il voto giusto fosse quello della giuria e non quello modificato dai concorrenti che, come accade sempre nei gruppi, vengono spesso guidati più da simpatie e antipatie personali che da un parere oggettivo sulla performance a cui assistono.
La prossima settimana Max Giusti dovrà sottoporsi a una trasformazione a dir poco radicale. Dalla serietà e sobrietà di Pierangelo Bertoli, il conduttore dovrà caricarsi di esibizionismo e teatralito, oltre che di trucco, per diventare Boy George. La sfida si prospetta particolarmente ardua per una serie di motivi: primo tra tutti l’aspetto fisico. Il viso di Boy George è allungato, esile, ovale. Quello di Max è esattamente l’opposto: con una forma molto squadrata, una mascella importante e un naso che non è da meno non sarà facile da nascondere, neppure sotto un pesante strato di make-up alla Boy George, appunto. Altro punto debole la voce, molto acuta e pulita, quasi femminile, com’è femminile l’immagine di se stesso che Boy George ha voluto offrire al mondo. La voce di Max è profonda e tenebrosa, a tratti leggermente lirica. A questo si aggiungeranno anche le note che il cantante britannico riesce a raggiungere: molto alte e tenute per diversi secondi.
In bocca al lupo, Max.