Giorno dopo giorno il Festival di Sanremo 2016 si avvicina e i Dear Jack continuano a provare in attesa di salire sul palco dell’Ariston con la loro “Mezzo respiro”. Per tenere alta l’attenzione dei fans in queste lunghe settimane che precedono la kermessa canora, i Dear Jack pubblicano ogni giorno qualche contenuto dedicato ai fans contraddistinto da hashta come “#MezzoRespiro #DearSanremo #Sanremo2016”. Oggi la band ha regalato agli ammiratori un video piuttosto inquietante in bianco e nero, realizzato in stile film horror. Il messaggio sembra comunque chiaro: i Dear Jack sono totalmente immersi nella “continua evoluzione” del brano, tanto da esserne quasi ossessionati e da perderci il sonno. Clicca qui per vedere il video.
Natale è ormai finito e dopo quest’altra settimana saremo in pieno clima sanremese. Sanremo 2016 è ormai alle porte e il 9 Febbraio prossimo prenderà il via tra polemiche, pettegolezzi e tanti, ma tanti, ex talent tanto che sembrerà di essere al serale di Amici o simili. Carlo Conti non si è ancora pronunciato sui nomi o il nome della sua valletta ma, intanto, i cantanti si prepano come meglio possono all’evento e a quello che succederà dopo visto che Sanremo sarà un crocevia per il lancio dei nuovi dischi dei big in gara. Tra questi ci sarà anche quello di Annalisa Scarrone. La nostra Nalì, infatti, pubblicando questa foto, ha annunciato che dopo l’ennesima abbuffata, tornerà in studio per finire il suo nuovo lavoro. Pronti per sentire tutte le tracce in esso contenute?
“Finalmente piove” è il brano con cui Valerio Scanu proverà a vincere il Festival di Sanremo 2016 con cui cercherà di bissare il successo del 2010, quando trionfà sul palco dell’Ariston con “Per tutte le volte che…”. La canzone con cui si presenta alla kermesse quest’anno è nata da una collaborazione con Fabrizio Moro, che racconta così il brano e l’amicizia con Scanu: “Ci siamo conosciuti durante una cena perché abbiamo un amico in comune e inizialmente non ci stavamo particolarmente “simpatici” perché abbiamo tutti e due un carattere molto chiuso e introverso ma, dopo qualche ” difficoltà ” iniziale, siamo diventati grandi amici anzi, oggi posso dire che Valerio è uno dei pochissimi amici sinceri che ho trovato durante il mio percorso lavorativo. Artisticamente siamo totalmente diversi ma, un giorno mentre ero in studio per produrre i mie nuovi brani fra cui “Finalmente piove”, ci siamo incontrati e Valerio ha provato a improvvisare la strofa e l’inciso del brano e ” sfidandomi” scherzosamente mi ha detto che se gli avessi dato quel brano si sarebbe presentato a Sanremo e io, scherzosamente, gli ho detto: ” va bene cantalo te!” convinto che non facesse sul serio… Dopo due giorni mi ha portato il brano riarrangiato e cantato da lui, mi ha convinto e da uno ” scherzo” a Sanremo ora ci sta tornando davvero. E’ una persona molto determinata … anche quando scherza!”.
Con il conto alla rovescia per l’inizio di Sanremo 2016 che si riduce ogni giorno che passa, ecco che iniziano ad emergere le curiosità più succulente rispetto alla 66^ edizione del Festival della Canzone Italiana. Senza voler offendere nessuno, da quanto rivelato dal giornalista Michele Bovi, emerge chiaramente che gli autori dei brani in concorso, almeno in quanto alla scelta dei titoli dei loro pezzi, non spiccano in quanto a fantasia! Sono infatti centinaia i brani depositati con titoli identici rispetto a quelli in gara. Volendo partire dall’esempio più eclatante si potrebbe fare riferimento a “Wake Up” di Rocco Hunt: dopo aver spulciato i registri della Siae si può infatti affermare con certezza che il pezzo del rapper campano è “omonimo” di ben 943 brani! Sono invece 612 i pezzi omonimi di “Blu” di Irene Fornaciari, uno dei quali composto dal padre Zucchero; 262 i brani intitolati “Semplicemente”, lo stesso titolo del brano dei Bluvertigo di Morgan; 122 quelli depositati con il titolo di “Via da qui” scelto dal duo Deborah Iurato-Giovanni Caccamo. Si distingue per originalità Annalisa Scarrone, in gara con “Diluvio Universale”, di cui si contano solo 3 “omonimi” di cui uno del 1830 di un certo Gaetano Donizetti.