Giovedì 12 febbraio su Sky Uno è andata in onda la nona puntata di MasterChef Italia 4. Rivediamo cosa è successo. I giudici annunciano ai concorrenti che in questo episodio dovranno cucinare in grande. Bastianich usa come paragone King Kong, quasi fosse un pollo da mettere sotto il forno. La Mistrey Box di questa settimana è molto particolare, dal momento che contiene fidanzati e familiari dei concorrenti ancora in corsa. Per la prima volta c’è un po’ di tenerezza in cucina, con i giudici che consentono baci e abbracci prima di passare alla gara. Ogni piatto dovrà comprendere ben 10 ingredienti, ma la vera difficoltà risiede nel fatto che i parenti dovranno occuparsi della spesa, in soli 2 minuti e mezzo. Terminata l’anteprima si passa a cucinare, anche se già volano i primi commenti e sguardi malevoli. I parenti cucineranno con i concorrenti. Cracco incute timore in tutti, anche nella madre di Paolo che lo ha conosciuto da pochi minuti. Lui non molla e continua a fissarla. Commenti di madre anche al banco di Nicolò. Lei a volte avrebbe voluto tagliargli la lingua, e i giudici confermano questa pulsione. Intanto mancano soltanto 20 minuti al termine della prova. Stefano nel panico, imbarazzato alla follia dai discorsi di sua mamma e Cracco sulle sue ex. Fischio finale e mani in aria. Ottimo piatto di Stefano, con una preparazione da applausi per Bastianich. Gli altri due migliori sono Niccolò e Federica, ma a vincere è Stefano, che si reca in dispesa con i tre giudici per scoprire che vantaggio avrà nell’Invention test.
Il ragazzo si ritrova davanti ben sette scatole, che all’interno contengono dei cibi, la cui difficoltà di preparazione è crescente. Si va dalla quaglia alla beccaccia, passando per tacchino, faraona e germano reale. Stefano potrà scegliere da solo la propria carne, e assegnare secondo la sua strategia gli altri ingredienti ai concorrenti. Paolo si becca il tacchino, Amelia il germano, Niccolò la beccaccia e Arianna l’alzavola. Lei non aveva la più pallida idea di che animale fosse, ma Niccolò, che li conosce tutti, è tanto gentile da spiegarglielo, anche se questo non l’aiuterà nella preparazione. L’unica felice pare essere Federica, che adora cucinare la farona, mentre Maria pare molto brava nel trattare la quaglia. Infine si scopre che Stefano ha deciso di cucinare il piccione, apprezzato da Bastianich, che addirittura lo definisce nobile. Tanto per far aumentare l’ansia e la tensione, Cracco minaccia tutti, dicendo che al termine di questa prova potrebbero esserci anche due eliminazioni. Chi vince invece volerà direttamente in esterna.
Barbieri fa visita a Paolo, che teme d’uscire in questa prova. Nicolò è sereno, ma Cracco lo rimproverà perché stava per gettar via un pezzo di carne importante. Federica era sicura di sé, ma i pochi grassi utilizzati hanno rovinato tutto. Bene il piccione di Stefano. Male anche Nicolò, che ha maltrattato la beccaccia, mentre Arianna se la cava con l’uccello sconosciuto. Per ora la migliore è Amelia, che cucina un grandioso germano, vincendo l’Invention Test. Nicolò se la cava per un soffio, mentre Federica e Maria devono togliere il grembiule. A Maria però viene data una nuova chance, grazie al grembiule nero, andando al Pressure Test.
Per l’esterna si vola a Roma, e per la precisione alle scuderie del Quirinale. Cracco non è presente, e si scopre che sua moglie ha partorito suo figlio Cesare. Dopo aver assistito alla mostra di Frida Kahlo, i cinque ancora in gara dovranno cucinare grazie alle emozioni provate. Dovranno essere presentati ai giudici un antipasto e un secondo, utilizzando degli ingredienti messicani. Oltre a Barbieri e Bastianich, a giudicare saranno anche tredici persone inserite nel mondo dell’arte. Amelia può scegliere la squadra, e opta per la Rossa, chiamando a sé Arianna e Stefano. I blu, in minoranza numerica, sono Paolo e Nicolò.
Eccoci a Palazzo delle Esposizioni, dove Francisco Mendez, promessa della cucina messicana, li attende per mostrargli alcuni suoi piatti. Tra arte e infarinatura generale di cucina latina, i concorrenti sono pronti a partire. Soliti problemi di coordinazione quando si lavora in gruppo, e soprattutto tutti odiano ricevere ordini dai propri pari. Arianna brucia le cipolle, mentre Paolo fallisce nel ruolo di capo, e Nicolò prende le redini della cucina. Mendez è un tipo particolare, e gira per i banchi di lavoro facendo smorfie, criticando aspramente le condizioni in cui i concorrenti hanno lasciato la cucina. I rossi presentano il loro gazpacho con pomodoro, sedano, ricciola e anguria, mentre i blu hanno optato per cernia e macedonia. Il secondo dei rossi presenta una carne troppo cotta e dunque dura, mentre i blu hanno un gran successo tra i critici. Alla fine sono proprio i blu a spuntarla, nonostante l’inferiorità numerica, e così i tre rossi andranno al Pressure.
Si rivede Cracco, che critica Amelia per le scelte fatte e gli errori con la carne. I tre dovranno cucinare una colazione per salvarsi, ma la difficoltà è la soggettività dei gusti in fatto di breakfast. La tensione è alta e Stefano suda. Infine è lui a dover sfidare Maria su tre primi in mezz’ora. Le vongole di Maria hanno ancora la sabbia all’interno, mentre Stefano dimentica la cipolla nella gricia. Alla fine ad avere la peggio è Maria, che lascia il grembiule.