Sta per cominciare su Cielo il film L’arte di vincere con Brad pitt e Philip Seymour Hoffman. Nella pellicola del 2011 vedremo il manager del team di baseball degli Oakland’s Athletics impegnato nella ricerca di validi sostituti dopo l’addio di tre giocatori molto forti. La soluzione inaspettatamente arriverà d aun giovane collaboratore. Vi ricordiamo che oltre a potre vedere “L’arte di vincere” su Cielo, il film sarà visibile sul sito della rete televisiva: cliccate qui per vederlo
Stasera, domenica 1 marzo, Cielo manderà in onda L’arte di vincere (Moneyball), film tra il genere drammatico e il biografico con la regia di Bennett Miller. La pellicola, girata nel 2011, è l’adattamento cinematografico del libro Moneyball: The art of winning an unfair game, scritto da Michael Lewis per far conoscere la storia di Billy Beane e della sua squadra di baseball, la Oakland Athletics. Questo film, che ha una durata di 133 minuti, è interpretato da Brad Pitt, Philip Seymour Hoffmann, Jonah Hill e Robin Wright. Nel 2012, questo film fu candidato all’Oscar in ben sei categorie, comprese quelle più importanti del miglior attore protagonista (Brad Pitt) e del miglior film, senza però vincerne nessuna. E’ comunque riuscito ad aggiudicarsi due Boston Society of Film Critics Awards (miglior sceneggiatura e miglior attore protagonista), un National Society of Film Critics Award (miglior attore protagonista) e un New York Film Critics Circle Award (sempre per il miglior attore protagonista). Vediamo la trama. 2001. Gli Oakland Athletics non riescono a vincere la finale contro i New York Yankees che avrebbe consentito loro di accedere alle prestigiose World Series, e così Billy Beane (brad Pitt), general manager della squadra, non riesce a farsi concedere dalla società una cifra di denaro che possa permettere al team di competere con i più temibili avversari del campionato. Un giorno, però, Billy s’imbatte in Peter Brand (Jonah Hill), un brillante neo laureato in economia nel rinomato college di Yale, che sembra avere idee totalmente rivoluzionarie sul modo più giusto di valutare un giocatore. Dopo averlo messo alla prova con una domanda a trabocchetto, Billy si convince a far entrare il ragazzo nel suo entourage facendolo diventare suo assitente. Il metodo sabermetrico inventato da Beane permette di individuare come potenziali campioni giocatori che gli osservatori non avevano mai preso in considerazione, abituati come sono a fare affidamento su parametri diversi da quelli Brand per valutare le prestazioni degli sportivi. E’ in questo modo che Billy riesce a mettere su una squadra molto dotata spendendo davvero poco rispetto al denaro di cui avrebbe avuto bisogno, anche se comunque gli osservatori rimangono diffidenti verso l’approccio suggerito da Beane. L’inizio del nuovo campionato non si apre nel migliore dei modi, in quanto la squadra non riesce ad imporsi e a fare bel gioco, e per questo Beane comincia ad avere dei forti contrasti con l’allenatore degli Oakland Athletics, Art Howe (Philip Seymour Hoffmnn), che già aveva avuto dissapori con lui a causa del proprio contratto. L’allenatore decide di fare di testa propria e di non schierare in campo i giocatori suggeriti da Peter e Billy, e quest’ultimo allora si risolve a vendere quello che è considerato il fuoriclasse della squadra, per obbligare Art a mettere in campo gli elementi da lui designati. Alla fine sono proprio Billy e Peter a prevalere e, anche se la squadra ci mette un po’ a carburare e a mostrare agli addetti ai lavori le proprie capacità, alla fine riesce a far vedere di cosa sono capaci i suoi giocatori, con la vittoria in ben diciannove incontri consecutivi. Il ventesimo incontro, quello con i Kansas City Royals, si conclude con una nuova vittoria della squadra di Oakland, nonostante gli agguerriti avversari siano stati sul punto di strappare al team di Beane la vittoria di mano: gli Oakland Athletics stabiliscono un primato nel baseball americano, con venti vittorie consecutive in campionato. La serie fortunata si interrompe quando la squadra degli Oakland Athletics va a scontrarsi con i Minnesota Twins, che riducono alla sconfitta i giocatori portatori dello straordinario record. La delusione, per Beane, è davvero molto cocente, anche se il general manager è comunque contento del fatto che le teorie in cui tanto ha creduto abbiano dato i loro frutti: egli, che pure avrebbe l’opportunità di divenire il general manager americano con il comprenso più alto, rinuncia a questa invitante opportunità dicendo di no alla squadra dei Boston red Sox. Due anni dopo, però, Billy Beane sembra essere molto felice del fatto che proprio questa squadra, che ha deciso di credere nei suoi metodi, sia arrivata alla vittoria nelle agognate World Series.