A pochi giorni dall’uscita nelle sale del suo film Latin Lover, Cristina Comencini sarà ospite di Fabio Fazio a Che fuori tempo che fa insieme a parte del cast. In quest’altra intervista realizzata da Rb Casting, vediamo invece la regista in compagnia del protagonista maschile della pellicola, il bellissimo Francesco Scianna. Alla domanda su cosa pensa sia il divismo oggi, la Comencini risponde: “Consiste nell’avere un certo distacco dal personaggio che interpreti, vedendolo come un guscio che in quel momento ti appartiene ma che in futuro sarà sostituito da molti altri. Da regista ho diretto molti attori e penso che quelli più grandi siano quelli per riescono a mantenere un piccolo distacco, riuscendo a non confondersi totalmente col personaggio”. Clicca qui per vedere l’intervista con Cristina Comencini e Francesco Scianna.
Stasera tra gli ospiti di Che fuori tempo che fa ci sarà anche la regista Cristina Comencini. Nata a Roma l’8 maggio del 1956 è figlia d’arte, visto che è figlia del cineasta Luigi Comencini. Sposata con Riccardo Tozzi, anch’egli impegnato nel mondo del cinema in quanto produttore, ha tre figli: Carlo, nato da una relazione precedente, avuta da giovanissima e che oggi lavora nel privato ed è impegnato in politica, Giulia e Luigi, nati dal matrimonio con Riccardo Tozzi. Nel 1978 consegue la laurea in economia e commercio, ma capisce presto che il cinema è il mondo in cui vuole lavorare e con cui ha già avuto contatti avendo lavorato in alcune produzioni per il piccolo schermo dirette dal padre. Cristina partecipa infatti in veste di co-sceneggiatrice a “Il matrimonio di Caterina” e ha lo stesso ruolo anche in altre produzione televisive dirette da altri registi, come ad esempio lo sceneggiato del 1984 dal titolo “Cuore”.
L’esordio dietro la macchina da presa arriva nel 1988 con la pellicola “Zoo”. L’anno dopo è quello in cui torna alla sceneggiatura, curando quella di “Buon Natale…buon anno”. Tra il 1990 e il 1992 sono due le sue prove dietro la macchina da presa: la prima è “I divertimenti della vita privata”, mentre la seconda è “La fine è nota”, trasposizione di un’opera di Geoffrey Holliday Hall. Nel 1996 porta sul grande schermo uno dei grandi successi letterari degli anni ’90, ovvero “Va’ dove ti porta il cuore”. La pellicola vince un Globo d’oro e consente a Virna Lisi di aggiudicarsi un nastro d’argento. La sua attività come regista prosegue alacremente e nel 2006 arriva, con “La bestia nel cuore”, anche la soddisfazione di rappresentare l’Italia nella corsa agli Oscar di quell’anno, la quale purtroppo non si conclude però con l’ambita statuetta.
Da pochi giorni è tornata nelle sale con “Latin Lover”, che è stato l’ultimo film interpretato da Virna Lisi. Ma all’attività di regista, iniziata sul finire degli anni ’80, Cristina Comencini affianca da tempo anche una proficua attività come scrittrice di romanzi. L’esordio avviene nel 1991 con “Le pagine strappate”, il quale viene anche tradotto per il mercato francese e si aggiudica nel 1995 il Premio Air Inter. Nel 1992 le arriva anche il riconoscimento “Premio Rapallo Opera Prima” per “Passione di famiglia”, mentre del nuovo secolo sono da ricordare “La bestia nel cuore”, uscito nel 2004 e di cui due anni dopo ha girato la trasposizione cinematografica, e “L’illusione del bene”. Quest’ultimo libro è uscito a quattro anni di distanza da “La bestia nel cuore” e le ha dato modo di arrivare alla finale del “Premio bergamo”.
In questi ultimi anni si è cimentata anche nella scrittura di testi teatrali e in tale ambito si ricorda in particolare “Due partite”, che ha esordito nel 2006 al Teatro Valle di Roma e ha poi avuto un grande successo a livello nazionale, tanto che Enzo Monteleone tre anni dopo ha deciso di curarne e dirigerne la trasposizione sul grande schermo. L’ultimo spettacolo teatrale che si deve alla sua vena artistica è del 2013 e si intitola “La scena”. In questa occasione ha avuto modo di lavorare con Angela Finocchiaro sul palco e con la sorella Paola, che ha curato i costumi, dietro le quinte. Infine, va ricordato il suo forte impegno a livello civile e sociale, il quale continua ancora oggi.
Tra le tante iniziative a cui ha preso parte si ricordano quelle del 2011, quando prese parte alle manifestazioni del movimento “Se non ora quando?” in occasione del caso Ruby e dove chiese a gran voce il rispetto della dignità femminile. Sempre in quell’anno, nel mese di maggio, si è schierata apertamente contro l’omofobia, prendendo parte alla manifestazione svoltasi a Roma con la quale si chiedeva al Parlamento di introdurre nei reati di aggressione una aggravante che tutelasse gli omosessuali dai reati di aggressione subiti in virtù del proprio orientamento sessuale.